Nonostante il telefono Pixel non sia così tanto attrattivo, sembrerebbe che condivida molte somiglianze con la nuovissima serie iPhone 15. E no, non è la solita battaglia Android vs Apple, ma sembrerebbe che quest’ultima abbia rubato delle caratteristiche dai telefoni Google.
Ecco quindi cinque caratteristiche rivelate durante l’evento iPhone 15 che la serie Pixel offre già.
Le caratteristiche di iPhone 15 rubate da Pixel 7 di Google
Deniz Teoman di Apple ha vantato che iPhone 15 può offrire ora telefonate più nitide e chiare grazie a un modello di apprendimento automatico più avanzato: in altre parole l’iPhone 15 utilizza l’intelligenza artificiale per filtrare le telefonate, isolando la voce dai suoni rumorosi e indesiderati che si infiltrano nelle conversazioni.
Tuttavia Google ha già mostrato una funzione simile durante l’evento Made for Google del 2022, quando ha presentato ufficialmente i telefoni Pixel 7 e Pixel 7 Pro.
Si chiama Clear Calling e Pixel 7 è così in grado di sopprimere i rumori di fondo per eliminare suoni distraenti, come il vento oppure il traffico; inoltre migliora la voce durante il processo.
Un altra caratteristica che sembra che Apple abbia rubato ai telefoni Google è il controllo della profondità nelle immagini: supponiamo di aver scattato un selfie con un amico in primo piano.
Con il nuovo iPhone 15, potete scegliere di aggiungere un effetto bokeh al vostro amico, assicurandovi di essere al centro dell’immagine. È anche possibile fare il contrario, ovvero sfocare se stessi e mettere il proprio amico al centro dell’attenzione.
Gli utenti di Google Pixel 7 e Google Pixel 7 Pro non sono estranei a questa funzione: utilizzando lo strumento di modifica Unblur, anche loro possono scegliere quali soggetti sfocare e quali tenere a fuoco.
Passiamo alla memoria volatile, ovvero la RAM: il Pixel 7 dispone di 8 GB di RAM, mentre il più costoso Pixel 7 Pro ne ha 12. Ciò significa che la serie Pixel 7 dovrebbe essere abbastanza in grado di destreggiarsi tra più app e attività come un talentuoso giullare di corte.
Apple invece non rivela mai pubblicamente la quantità di RAM all’interno degli iPhone, ma secondo MacRumors, l’iPhone 15 Pro e l’iPhone 15 Pro Max sono finalmente passati a 8 GB di RAM.
Tuttavia, l’iPhone 15 e l’iPhone 15 Plus hanno ancora 6 GB di RAM, il che corrisponde all’intera linea di iPhone 14.
A dire il vero, 6 GB di RAM dovrebbero essere sufficienti per gestire la maggior parte dei processi, ma i telefoni con 8 GB di RAM o più dovrebbero garantire prestazioni di sistema migliori e più veloci, soprattutto se si desidera passare da un’app all’altra contemporaneamente.
Se avete amici o familiari che amano usare i memo vocali, apprezzerete la funzione di trascrizione dei messaggi audio di iOS 17, annunciata alla WWDC 2023 all’inizio di giugno.
Come suggerisce il nome, questa funzione trascrive i promemoria vocali per voi. In questo modo, se per qualsiasi motivo non si ha la possibilità di ascoltare un promemoria vocale, si può semplicemente leggere la trascrizione.
Google ha annunciato una funzione simile per i Pixel 7 e Pixel 7 Pro lo scorso ottobre. “Potrete rimanere nel giro senza distrarre i vostri colleghi o tapparvi le orecchie per ascoltare la folla”, si è vantato Jonathan Eccles, Group Product Manager di Google. I Pixel 7 e Pixel 7 Pro supportano la trascrizione dei messaggi audio in quattro lingue: Inglese, giapponese, tedesco, francese e spagnolo.
Infine è arrivato l’USB-C anche per la Apple: il gigante tecnologico di Cupertino non ha mai avuto intenzione di abbandonare la sua porta Lightning proprietaria (probabilmente perché ha guadagnato molto con il suo programma Made for iPhone che consente ai produttori di accessori di concederla in licenza).
Tuttavia, in seguito a un mandato dell’UE che impone ai produttori di dispositivi di adottare l’USB-C come standard di connettività, Apple non ha avuto altra scelta se non quella di sostituire la porta Lightning con l’USB-C.
La serie Pixel, invece, ha offerto l’USB-C fin dalla sua nascita nel 2016. In altre parole, l’iPhone è arrivato con sette anni di ritardo alla festa dell’USB-C, ma sono sollevato dal fatto che Apple si sia finalmente adeguata al programma.