Telegram è stato sospeso in via precauzionale in Spagna. Una decisione dell’Alta corte del paese iberico, l’Audiencia Nacional, dopo le denunce sporte da parte di Antena 3, Egeda, Mediaset e Movistar, che accusano il social di permettere ai suoi utenti di pubblicare senza autorizzazione contenuti di loro proprietà protetti da diritto d’autore. Gli spagnoli si sono così ritrovati senza accesso all’app di messaggistica istantanea, almeno temporaneamente, dopo che la Corte Suprema di Spagna ha ordinato il suo blocco come misura precauzionale.
Il giudice Santiago Pedraz ha acconsentito a vietare temporaneamente la piattaforma dopo che quattro dei principali gruppi mediatici del paese – Mediaset, Atresmedia, Movistar ed Egeda – hanno lamentato che l’app stava diffondendo contenuti generati da loro e protetti da copyright senza autorizzazione dai creatori.
Una decisione che ha causato diverse polemiche, considerando soprattutto come in Europa non si era mai verificata una situazione del genere. Tra chi non condivide la scelta del giudice Santiago Pedraz, c’è Rubén Sánchez, il segretario generale di FACUA, un’associazione di consumatori in Spagna, che ha dichiarato come questa decisione danneggi “milioni di utenti aziende, organizzazioni e istituzioni pubbliche e private che diffondono legalmente contenuti attraverso i loro canali su questa piattaforma, È come se chiudessero Internet perché ci sono siti che ospitano illegalmente contenuti protetti dal diritto d’autore, come se tagliassero l’intero segnale televisivo perché ci sono canali che praticano la pirateria”.
Il blocco dell’accesso alla piattaforma, attuato nella giornata odierna, era già stato anticipato dallo stop su alcuni provider di telefonia mobile il sabato precedente. Questa misura è stata adottata perché Telegram è il quarto servizio di messaggistica più utilizzato in Spagna e, quindi, ritenuto di rilevanza nella trasmissione di contenuti protetti da copyright. Il giudice aveva chiesto alla società proprietaria dell’app di inviare determinate informazioni nel contesto del caso. Tuttavia, dopo che Telegram non ha risposto alle richieste di Pedraz, è stato ordinato di bloccarlo. Secondo fonti legali, si prevede che il blocco possa durare solamente pochi giorni.
La sospensione dell’accesso a Telegram è avvenuta dopo che diversi operatori di telecomunicazioni in Spagna hanno bloccato il suo utilizzo in conformità con l’ordine del magistrato. Tuttavia, l’accesso dipende ancora da ciascun operatore di rete, e il processo di blocco può richiedere diverse ore. Molti utenti di questa piattaforma di messaggistica hanno criticato la decisione della Corte Suprema dopo che Telegram ha smesso di funzionare sui loro dispositivi. Tuttavia, il giudice ha sottolineato che la sua decisione è stata basata sulla mancanza di cooperazione dell’azienda.
Telegram, con 900 milioni di utenti in totale, è una delle applicazioni di messaggistica più importanti al mondo. In Spagna, secondo gli ultimi dati disponibili, conta poco più di 8 milioni di utenti, che rappresentano quasi il 18 per cento della popolazione totale. Non è solo la Spagna ad aver bloccato Telegram. Altri paesi, come la Cina, hanno adottato misure simili a causa delle preoccupazioni riguardo alla diffusione di contenuti critici verso il regime in carica. Thailandia, Pakistan, Iran e Cuba hanno anche vietato Telegram per motivi simili.
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