Microsoft potrebbe acquistare TikTok? Trump: “Le trattative sono in corso”

Il nuovo presidente degli Stati Uniti ha confermato l’interesse del colosso dell’informatica nei confronti del social media

75 giorni possono sembrare tanti, ma passano in fretta. Per TikTok il conto alla rovescia è iniziato il 20 gennaio, il giorno in cui Donald Trump, il nuovo presidente degli Stati Uniti, ha firmato un ordine esecutivo per prorogare il bando del social cinese e mettere ByteDance, la casa madre dell’app, di fronte una scelta: cedere metà delle quote di TikTok a un’azienda statunitense o accettare di perdere definitivamente milioni di utenti. Le società potenzialmente interessate all’affare sono diverse, perché dopotutto si sta parlando di uno dei social media più popolari al mondo, con più di 170 milioni di fruitori solo negli Usa. Come confermato dall’agenzia Bloomberg, parlando con i giornalisti Trump ha confermato che tra le aziende che hanno puntato gli occhi su TikTok c’è anche Microsoft.

Microsoft è interessata a TikTok, ma non è l’unica

Il tycoon ha confermato che il colosso dell’informatica è interessato ad acquisire TikTok, ma lo stesso vale anche per altre grandi aziende statunitensi. Nei giorni scorsi era trapelato il nome di Oracle e non si può escludere che pure colossi come Apple, Meta e Google abbiano già avviato delle trattative con ByteDance.

Una delle sedi di Microsoft
Una delle sedi di Microsoft | Pixabay @Efes – Cryptohack.it

“Mi piacciono le guerre di offerte, perché permettono di fare l’affare migliore” ha dichiarato Trump ai giornalisti. Ha poi aggiunto che l’affare TikTok fa gola perché è uno di quei rari casi in cui una singola firma potrebbe cambiare le sorti di un’azienda. Chiunque riuscirà a strappare un accordo a ByteDance vedrà senz’altro molti soldi entrare nelle sue casse e potrà creare numerosi posti di lavoro.

Le tempistiche delle trattative

Nel corso della giornata di ieri, lunedì 27 gennaio, l’amministrazione Trump ha avviato dei colloqui con vari soggetti interessati all’acquisizione di TikTok, con l’obiettivo di definire il futuro dell’applicazione entro un periodo di trenta giorni. Il presidente aveva dichiarato di aver discusso con svariati interlocutori in merito alla questione, sottolineando il forte interesse manifestato verso il social media. Trump ha confermato l’intenzione di arrivare a una risposta definitiva entro un mese, mentre il Congresso ha concesso un termine di novanta giorni per completare l’operazione.

L’assenza di TikTok dagli store di Google e Apple

Mentre le grandi aziende statunitensi fanno a gara tra loro per accaparrarsi una (generosa) fetta di TikTok, gli utenti e i creator sono tornati a usare il social dopo l’interruzione di dodici ore avvenuta il 18 gennaio. Questo però vale solo per chi non ha mai disinstallato l’applicazione dal proprio smartphone, perché al momento è impossibile scaricarla o aggiornarla dagli store di Google e Apple. I due colossi non hanno chiarito le ragioni dietro il mancato ritorno dell’app sui loro negozi virtuali, ma è molto probabile che la scelta dipenda dal timore delle pesanti sanzioni attualmente previste dalle leggi statunitensi: si parla di una multa di 5.000 dollari per ciascun utente che accede da TikTok tramite le piattaforme delle due aziende. Insomma, il rischio di dover pagare delle cifre da capogiro potrebbe aver indotto Google e Apple ad agire con molta cautela ed è probabile che gli utenti residenti negli Stati Uniti non potranno scaricare il social media fino a quando non verrà ufficialmente siglato l’accordo tra ByteDance e l’azienda americana che comprerà metà delle quote di TikTok.

Lascia un commento

Change privacy settings
×