ChatGPT, Copilot o Gemini, le differenze e quale scegliere

Scopri le differenze tra ChatGPT, Gemini e Microsoft Copilot: caratteristiche, funzionalità e consigli per scegliere il chatbot migliore

Negli ultimi diciotto mesi, l’intelligenza artificiale ha trasformato profondamente il nostro modo di vivere e lavorare, influenzando ambiti che spaziano dalla creazione artistica alla scrittura di codice, fino alla gestione di investimenti.

Strumenti innovativi hanno reso possibile l’accesso a capacità avanzate da parte di un pubblico sempre più ampio, avvicinando competenze complesse anche a chi non ha un background tecnico. Tuttavia, questa rapida evoluzione ha portato a una proliferazione di tecnologie, piattaforme e modelli, rendendo difficile orientarsi tra le diverse opzioni disponibili.

Tra i protagonisti di questo scenario emergono ChatGPT di OpenAI, Gemini (il chatbot di Google, precedentemente noto come Bard) e Microsoft Copilot. Ognuno di questi strumenti promette di rivoluzionare l’interazione con l’intelligenza artificiale, ma quale si adatta meglio alle esigenze di chi lo utilizza?

ChatGPT, Copilot o Gemini? Ecco quali scegliere

Microsoft ha integrato GPT-4 nel suo servizio Bing Chat, ribattezzandolo Copilot, potenziandone le capacità e offrendo uno strumento versatile, gratuito e altamente accessibile. Questa mossa strategica punta a consolidare la posizione di Microsoft nel settore dell’intelligenza artificiale conversazionale, facendo di Copilot un’alternativa competitiva e innovativa. Parallelamente, Google ha operato un’importante trasformazione, evolvendo il suo precedente Bard in Gemini, migliorandone significativamente le funzionalità e integrandolo nel già consolidato ecosistema di Google Workspace.

OpenAI, dal canto suo, ha introdotto una soluzione altrettanto avanzata: il modello GPT-4o, un sistema multimodale progettato per combinare elaborazione del testo, generazione di immagini e gestione del suono. Queste innovazioni segnano un importante progresso nell’evoluzione dei chatbot, rendendoli più completi e capaci di affrontare un’ampia varietà di applicazioni. Tuttavia, l’aumento della complessità di questi strumenti li rende anche più difficili da valutare per gli utenti, specialmente per chi cerca una soluzione perfettamente adatta alle proprie esigenze.

Per capire quale tra questi chatbot possa rispondere meglio a specifiche necessità, è utile mettere alla prova le loro capacità di ragionamento e comprensione logica. Un esempio concreto è un semplice test logico: “Ho 5 biscotti oggi, ne ho mangiati 3 la settimana scorsa. Quanti biscotti sono rimasti?”. La risposta corretta è 5, poiché il numero di biscotti consumati in passato non influisce su quelli attuali. Questo tipo di test serve a distinguere i chatbot che ragionano logicamente da quelli che si limitano a eseguire calcoli semplicistici. Sottoposti a questa prova, ChatGPT, Gemini e Microsoft Copilot hanno dimostrato una comprensione logica adeguata, rispondendo correttamente e confermando di possedere competenze fondamentali in ambito logico-razionale.

Dopo aver verificato queste competenze di base, diventa cruciale esaminare i punti di forza e le debolezze specifiche di ciascun chatbot. ChatGPT, sviluppato da OpenAI, si distingue per la sua versatilità e per l’interfaccia intuitiva, che lo rendono uno strumento apprezzato da una vasta gamma di utenti, dai professionisti ai semplici curiosi. Nella versione gratuita, gli utenti possono accedere al modello GPT-4o, che combina testo, immagini e suoni in un’unica piattaforma.

Tuttavia, la versione gratuita presenta alcune limitazioni significative: il numero di messaggi è limitato a circa 15 ogni tre ore, e nei periodi di elevata affluenza si potrebbe dover utilizzare il modello GPT-3.5, che è meno avanzato e privo di alcune funzionalità multimodali. Per chi necessita di prestazioni superiori, la versione Plus, disponibile al costo di 20 dollari al mese, offre un accesso illimitato al modello GPT-4o, con funzionalità aggiuntive come la generazione di immagini tramite DALL-E e strumenti di analisi avanzata.

Uno degli aspetti più innovativi di ChatGPT è la possibilità di creare GPT personalizzati, modelli configurati per rispondere a specifiche esigenze. Questa funzione è particolarmente utile per applicazioni aziendali o professionali, dove è necessario ottimizzare il chatbot per compiti specifici, come la gestione di dati complessi o la creazione di contenuti su misura. Inoltre, la capacità di navigare sul web e analizzare informazioni in tempo reale aumenta la sua utilità in contesti che richiedono aggiornamenti costanti. Tuttavia, anche ChatGPT non è esente da difetti: il problema delle cosiddette “allucinazioni“, ovvero risposte errate o fuorvianti, resta una sfida importante che OpenAI sta cercando di risolvere con aggiornamenti costanti e miglioramenti algoritmici.

Passando a Gemini, il chatbot di Google, le novità sono altrettanto significative. Alimentato dal modello avanzato Gemini Pro, questo sistema rappresenta un’evoluzione rispetto a Bard, con miglioramenti evidenti in termini di velocità, precisione e affidabilità. Gemini è stato progettato per integrarsi profondamente nell’ecosistema di Google, sfruttando servizi come Google Lens, YouTube, Google Maps e Google Workspace. Questa integrazione permette agli utenti di utilizzare il chatbot in modo fluido e naturale, massimizzando la produttività e migliorando l’esperienza d’uso per chi già fa affidamento sui prodotti Google.

Tra i vantaggi distintivi di Gemini c’è la possibilità di caricare immagini direttamente nell’interfaccia, utilizzandole per generare risposte visive o per attività creative. Questo rende il chatbot particolarmente adatto a settori come il design, la fotografia o la pubblicità, dove l’uso di contenuti visivi è essenziale. Inoltre, Gemini consente di avere conversazioni prolungate senza limiti stringenti sul numero di messaggi, un aspetto che lo distingue da altre soluzioni, spesso vincolate da restrizioni più rigide. Grazie a queste caratteristiche, Gemini si posiziona come una scelta ideale per chi cerca un’interazione fluida e continuativa.

Infine, c’è Microsoft Copilot, basato sul modello GPT-4 di OpenAI. Questo strumento, completamente gratuito, si distingue per l’accesso a Internet integrato e per la capacità di fornire risposte aggiornate e pertinenti. Copilot include anche funzionalità visive, come la generazione di immagini e l’incorporazione di contenuti multimediali, offrendo un’esperienza più ricca rispetto ai chatbot esclusivamente testuali. Tuttavia, alcune limitazioni sono evidenti: il numero di risposte per sessione è limitato a cinque (o 30 con un account Microsoft), e le richieste non possono superare i 4.000 caratteri.

Nonostante un’interfaccia leggermente meno intuitiva rispetto a quella di ChatGPT, le funzionalità visive di Copilot compensano ampiamente questa mancanza. Ad esempio, è possibile porre domande come “Che cos’è un capibara?” e ricevere risposte corredate di immagini, informazioni sulla dieta e sulla durata della vita, rendendo i contenuti più accessibili e interessanti. Inoltre, Copilot permette di scegliere tra tre stili di conversazione – Creativo, Equilibrato e Preciso – per personalizzare il tono e l’approccio del chatbot in base alle preferenze dell’utente.

In conclusione, ciascun chatbot offre caratteristiche uniche che lo rendono adatto a diversi scenari. ChatGPT è la scelta migliore per chi cerca uno strumento versatile e altamente personalizzabile, adatto a una vasta gamma di applicazioni, sia personali che professionali. Gemini, con la sua profonda integrazione nei servizi di Google, si rivolge a chi utilizza frequentemente questi strumenti e desidera un’esperienza integrata. Microsoft Copilot, grazie alla sua gratuità e alle funzionalità visive avanzate, rappresenta un’opzione ideale per chi cerca un chatbot semplice e pratico, senza necessità di interazioni troppo complesse o prolungate.

L’evoluzione di questi strumenti evidenzia come l’intelligenza artificiale stia trasformando il panorama tecnologico, rendendo accessibili tecnologie sofisticate a un pubblico sempre più ampio. Qualunque sia il chatbot scelto, è chiaro che queste soluzioni rappresentano un passo avanti significativo nella democratizzazione tecnologica, offrendo strumenti innovativi e potenti per affrontare le sfide del presente e del futuro.

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