ChatGPT raggiunge oltre 400 milioni di utenti settimanali

OpenAI continua la sua crescita, con ChatGPT che ha superato i 400 milioni di utenti attivi settimanali a fine febbraio, rispetto ai 300 milioni di gennaio. Nel frattempo, la startup cinese DeepSeek ha lanciato un modello di ragionamento competitivo, nonostante recenti problemi tecnici

L’ascesa di OpenAI e del suo chatbot ChatGPT continua ad essere evidente. A fine febbraio 2025, l’azienda ha annunciato un traguardo impressionante: oltre 400 milioni di utenti attivi settimanali. Questo dato rappresenta un incremento notevole rispetto ai 300 milioni registrati solo due mesi prima, evidenziando un trend di crescita esponenziale che ha catturato l’attenzione di investitori, sviluppatori e utenti in tutto il mondo.

Crescita degli utenti aziendali

L’annuncio, diffuso in anteprima dalla CNBC, non si limita a mettere in risalto il numero crescente di utenti privati, ma sottolinea anche l’aumento significativo degli utenti aziendali. Questi ultimi hanno più che raddoppiato la loro presenza sulla piattaforma, raggiungendo la cifra di 2 milioni a febbraio. Questo cambiamento segna una transizione importante nel modo in cui le aziende percepiscono e implementano le tecnologie di intelligenza artificiale, utilizzando ChatGPT per migliorare i loro processi e ottimizzare le interazioni con i clienti.

Un altro aspetto interessante di questa crescita è il picco nell’utilizzo delle interfacce di programmazione delle applicazioni (API) di OpenAI. Gli sviluppatori hanno mostrato un interesse crescente nel nuovo modello ‘o3’, il cui utilizzo è quintuplicato dal lancio avvenuto a fine gennaio. Questa tendenza suggerisce che la comunità degli sviluppatori sta riconoscendo il valore delle soluzioni offerte da OpenAI, integrandole nei propri progetti e applicazioni. Questo potrebbe portare a nuove innovazioni e funzionalità nel settore.

Competizione e sfide nel settore dell’IA

La rapida ascesa di ChatGPT avviene in un contesto di crescente competitività nel settore dell’intelligenza artificiale. Poche settimane fa, è emersa la startup cinese DeepSeek, che ha presentato il suo modello di ragionamento, DeepSeek R1, affermando di poter competere con le soluzioni occidentali a un costo inferiore per quanto riguarda l’addestramento e l’inferenza. Questo annuncio ha acceso i riflettori sui concorrenti di OpenAI, suggerendo che la corsa per dominare il mercato dell’IA è solo all’inizio e che nuove sfide potrebbero emergere in futuro.

Tuttavia, la situazione per DeepSeek non è stata priva di ostacoli. Recentemente, l’azienda ha subito un attacco informatico esterno che ha causato il malfunzionamento dei suoi sistemi, evidenziando le vulnerabilità che ancora affliggono molte startup tecnologiche, specialmente quelle che operano in ambiti così sensibili come l’intelligenza artificiale.

In questo scenario dinamico, un’altra notizia ha catturato l’attenzione degli osservatori del settore: Mira Murati, ex manager di OpenAI, ha lanciato la sua startup di intelligenza artificiale, Thinking Machine Lab, insieme a un gruppo di ex dipendenti di Google e Meta. Questo sviluppo suggerisce che i leader del settore stanno cercando di esplorare nuove opportunità e sfide nel panorama dell’IA, contribuendo a un ecosistema in continua evoluzione.

La crescita di ChatGPT e l’emergere di nuovi attori nel settore dell’IA pongono interrogativi su come le tecnologie di intelligenza artificiale influenzeranno il nostro futuro. Con una base di utenti così ampia e in continua espansione, OpenAI si trova in una posizione privilegiata per plasmare le future interazioni tra esseri umani e macchine, mentre le aziende e le startup cercano di innovare e differenziarsi in un mercato sempre più affollato e competitivo.

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