Chi diventerà Papa dopo Bergoglio? Secondo ChatGPT il nuovo Pontefice sarà un italiano: ecco di chi si tratta
In un periodo di grande incertezza per la Chiesa cattolica, l’intelligenza artificiale si è avventurata in un’analisi delle probabilità riguardanti il futuro successore di Papa Francesco, recentemente scomparso. ChatGPT ha identificato il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, come il candidato con la maggiore probabilità di diventare il nuovo Pontefice, stimata al 27,6%. Questa previsione è stata condivisa durante un’intervista nel programma televisivo francese Tech&Co, avvenuta a pochi giorni dai funerali del Papa.
Pietro Parolin è una figura di spicco all’interno della Santa Sede, con una lunga carriera diplomatica e una profonda conoscenza delle dinamiche ecclesiastiche internazionali. La sua popolarità è sostenuta da un significativo numero di cardinali europei, in particolare italiani, che desiderano “riportare a casa” il papato. Inoltre, Parolin è visto come un moderato, capace di garantire una transizione graduale e controllata, evitando una frattura netta con le politiche del precedente Papa.
Tra i nomi che emergono come possibili successori c’è anche il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, con una probabilità del 24%. Tagle gode di un forte supporto tra i cardinali asiatici e ha il potenziale per attrarre voti da vari blocchi, inclusi cardinali africani e latinoamericani. Tuttavia, la sfida principale per lui sarà ottenere il consenso dai cardinali europei moderati, un compito che si preannuncia complesso.
Altri candidati degni di nota includono il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Matteo Zuppi, con circa il 15% di possibilità, e i cardinali ungherese Peter Erdő e ghanese Peter Turkson. Quest’ultimo è descritto da ChatGPT come un “simbolo africano”, e le sue possibilità dipendono dalla disponibilità dei cardinali a superare le barriere geografiche e razziali, un passaggio cruciale per l’eventuale scelta di un Papa di origine africana.
Un aspetto intrigante delle previsioni è la possibilità che possa emergere un nome a sorpresa dal Conclave, simile agli eventi del 1978 con Giovanni Paolo I e nel 2013 con Francesco. In questo contesto, il cardinale francese Jean-Marc Aveline potrebbe rappresentare un compromesso interessante, specialmente se gli italiani e i cardinali provenienti dal Sud del mondo dovessero trovare un equilibrio tra le loro forze.
ChatGPT ha formulato le sue previsioni basandosi su cinque criteri fondamentali, tra cui la sociologia del collegio elettorale, il desiderio di continuità o di rottura, le capacità di governance e diplomazia, l’età e la salute dei candidati, nonché la loro accettabilità ideologica all’interno della Chiesa. Questi fattori offrono un quadro complesso e sfumato, che potrebbe rivelarsi decisivo nel corso del Conclave. La scelta del prossimo Papa non sarà solo una questione di preferenze personali, ma un delicato equilibrio di potere tra le varie correnti ecclesiastiche.
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