La nuova versione dello storico spot natalizio di Coca-Cola, il celebre “Holidays Are Coming”, ha scatenato numerose critiche per l’impiego esclusivo dell’intelligenza artificiale nella sua creazione. Gli spot del 2024, interamente realizzati con tecnologie AI, hanno eliminato la necessità di attori e location reali, una scelta che l’azienda ha giustificato come una strategia per ottimizzare tempi e costi. Tuttavia, molti fan non hanno gradito questa decisione, definendo il risultato “freddo” e “privo di emozione“.
I nuovi spot di Natale della Coca Cola creati con l’IA non sono piaciuti a tutti
Lo spot originale, trasmesso per la prima volta nel 1995, è diventato nel tempo un simbolo del Natale, riconoscibile per i suoi iconici camion rossi che illuminano paesaggi innevati e trasmettono un’atmosfera magica. La nuova versione, creata con il supporto di studi come Secret Level e Wild Card, non ha però soddisfatto le aspettative. Sui social media, in particolare su X (precedentemente Twitter), sono fioccati i commenti negativi. Un utente ha commentato: “Questo non è progresso, è la fine dell’arte, e nessuno sembra preoccuparsene”.
In risposta alle critiche, Coca-Cola ha dichiarato che lo scopo principale dello spot era modernizzare il brand, pur mantenendo il suo messaggio centrale di “diffondere felicità“. Javier Meza, responsabile marketing per l’Europa, ha spiegato che l’idea di utilizzare l’intelligenza artificiale non era prevista inizialmente, ma è stata adottata come soluzione innovativa per adattarsi alle esigenze attuali. Tuttavia, questa spiegazione non è riuscita a placare le polemiche. Molti ritengono che l’uso esclusivo dell’AI danneggi il lavoro creativo umano e comprometta l’autenticità che da sempre caratterizza le campagne pubblicitarie di Coca-Cola.
L’adozione dell’intelligenza artificiale nella pubblicità è un argomento di grande dibattito. Se da un lato molte aziende abbracciano questa tecnologia per ridurre i costi e accelerare i processi produttivi, dall’altro cresce la preoccupazione per la perdita del “tocco umano” che rende uniche le creazioni artistiche. Coca-Cola, da sempre legata a un immaginario natalizio ricco di tradizione, si trova ora di fronte a una sfida complessa: innovare senza tradire le aspettative del suo pubblico più affezionato.
L’uso dell’intelligenza artificiale ha sollevato una domanda importante: fino a che punto si può spingere l’innovazione senza sacrificare il valore emotivo e artistico che caratterizza i messaggi pubblicitari? Per molti fan, lo spot di quest’anno rappresenta una rottura con la tradizione, privando il marchio di quella magia che aveva reso indimenticabili le sue campagne passate.
Coca-Cola ha una lunga storia di associazione con il Natale. Fin dagli anni ’30, l’azienda ha contribuito a definire l’immagine moderna di Babbo Natale, sebbene non ne sia stata la creatrice. Attraverso i suoi spot e le sue campagne, ha consolidato l’idea di un Babbo Natale caloroso, gioioso e generoso, un simbolo di festività che ha influenzato l’immaginario collettivo. Tuttavia, l’approccio tecnologico scelto quest’anno sembra aver smorzato parte di quel fascino che ha reso iconiche le pubblicità del marchio.
La sfida per Coca-Cola, ora, è trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione. L’uso dell’AI, pur rappresentando un passo avanti in termini di tecnologia, rischia di alienare una parte significativa del suo pubblico, particolarmente affezionato ai toni nostalgici e familiari delle campagne storiche. Se da un lato il brand punta a mantenere la sua rilevanza in un contesto pubblicitario sempre più competitivo, dall’altro rischia di compromettere la sua immagine consolidata di portavoce dello spirito natalizio.
Nonostante le controversie, Coca-Cola rimane un punto di riferimento per le campagne natalizie e continua a rivendicare il suo ruolo nella diffusione dell’immaginario natalizio moderno. Tuttavia, la scelta di affidarsi completamente all’intelligenza artificiale per lo spot del 2024 rappresenta un momento di svolta, che ha suscitato un acceso dibattito sul futuro della pubblicità. Mentre alcuni apprezzano l’intento innovativo, molti rimpiangono il calore e l’autenticità delle produzioni passate.