Cos’è un hackathon e cosa prevede?

La parola hackathon è un termine che chi ha una certa familiarità con la tecnologia avrà sicuramente già sentito nominare più di una volta, ma non sempre il significato che si cela dietro questo vocabolo è noto a tutti.

Per questo, oggi proviamo a capire insieme che cosa sia nel dettaglio un hackathon e come possa coinvolgere più persone.

Curiosi di scoprirlo? Iniziamo subito.

Che cos’è un hackathon?

Il termine hackathon deriva dalla fusione delle due parole inglesi “hack” e “marathon”, ovvero “programmazione sperimentale” e “maratona”.

Tale vocabolo viene, dunque, utilizzato per indicare un evento in cui più persone si riuniscono per cercare di risolvere un problema in un breve lasso di tempo.

Uomo al pc
Immagine | Unsplash @Headway – Cryptohack.it

Tali persone sono, generalmente, dei programmatori, degli ingegneri o delle figure professionali nel settore del digitale e dell’informatica, dal momento che si tratta di un evento che richiede questo tipo di competenze affinché si possa arrivare alla risoluzione del problema indicato.

L’hackathon è, infatti, una maratona informatica. Una gara, allo stesso tempo, di resistenza e di conoscenza digitale.

Una novità abbastanza recente, dato che il primo evento che riporta tale parola nel nome risale al 4 giugno del 1999, quando in Canada, a Calgary, è andato in scena l’OpenBSD Hackathon.

Da quel momento, di hackathon in tutto il Mondo ne sono stati organizzati poi di continuo, con tale appuntamento che ha come caratteristica quello di durare dalle 24 alle 48 ore.

In realtà, può accadere che un hackathon si prolunghi per un lasso di tempo maggiore, anche se, generalmente, si tende a racchiudere la durata dell’intero evento in un unico weekend.

La gara prevede la divisione dei partecipanti in alcune squadre, le quali sono poi chiamate a risolvere un problema comune per tutti.

Lo scopo di un hackathon è, infatti, quello di arrivare alla risoluzione del problema proposto entro un tempo prestabilito, sfruttando le competenze specifiche di ogni singolo partecipante all’evento.

L’hackathon può, quindi, essere definito come una maratona creativa ed estremamente inclusiva.

Chiamato, talvolta, anche hackfest, questo evento consente di accostare persone dalle competenze più svariate, permettendo loro di capire come mettere a disposizione del gruppo le proprie skills informatiche e come valorizzare quelle altrui.

Per questo, l’hackathon viene indicato come un pretesto perfetto per imparare nuove cose, divertisti in compagnia e stringere nuove amicizie con persone che condividono la stessa passione: l’informatica.

Come anticipato, l’obiettivo finale è quello di creare delle opportunità, delle strade che possano portare alla risoluzione di un problema comune.

Ciò spinge chi partecipa a tale tipologia di evento a impegnarsi e mettersi costantemente alla prova, riuscendo così, talvolta, a portare dei veri e propri miglioramenti al settore tecnologico.

Non è raro, infatti, che da un hackathon si traggano nuove idee su come incoraggiare l’innovazione in un settore specifico.

Basti pensare che sempre più aziende oggigiorno organizzano degli hackathon per poter così trovare delle risposte e delle soluzioni che altrimenti non riuscirebbero a ottenere.

Da un hackathon possono nascere nuove idee commerciali, collaborazioni inedite e gruppi di persone pronti a fondare una start-up o a dare il via a una nuova attività.

Cosa prevede un hackathon e come si svolge?

In termini pratici, un hackathon ha inizio con una fase di networking, durante la quale i diversi partecipanti hanno la possibilità di parlare tra loro, conoscersi e capire quali competenze poter trovare nel corso dell’evento.

Successivamente, segue una fase di presentazione delle regole da parte degli organizzatori.

Persone al pc durante un hackathon
Immagine | Unsplash @MimiThian – Cryptohack.it

È in questo momento che viene anche indicato quale sia il problema da risolvere e quale il tempo massimo in cui farlo.

Altre informazioni utili date in questo primo step introduttivo sono i criteri che determineranno la classifica finale, gli eventuali premi in palio e come è composta la giuria giudicante.

Ottenute tutte queste notizie, le persone vengono, poi, divise nelle varie squadre e possono, così, iniziare la propria gara.

Nel corso dell’evento sarà, quindi, possibile consultarsi con gli altri membri del proprio team e approfondire la conoscenza di ogni partecipante alla giornata.

Questo lavoro di gruppo permetterà, così, di iniziare a formulare delle ipotesi e dei progetti utili al raggiungimento del risultato finale: la corretta risoluzione del problema proposto.

Una volta conclusa la fase di studio e consulto, le diverse squadre saranno chiamate, infatti, a presentare alla giuria le soluzioni ottenute, così da poter stabilire la correttezza eventuale delle stesse.

Da ciò deriverà, poi, la classifica finale e la consegna dei premi in palio.

Questo lo schema base di un hackathon generico e che permette di dare un’idea di come tale evento si sviluppi nel corso di una o più giornate.

È giusto ricordare anche che, durante la manifestazione, non è insolito assistere a presentazioni e interviste con personalità di spicco del mondo dell’informatica e del digitale.

Sono previsti, ovviamente, anche dei momenti di pausa, nei quali poter mangiare e riposare un istante la mente.

Sulla falsa riga si svolgono anche gli hackathon online, i quali, a differenza di quelli in presenza, prevedono una partecipazione esclusivamente da remoto.

Attraverso la tecnologia messa a disposizione dai propri pc, tutti gli utenti hanno però l’occasione di interfacciarsi ugualmente gli uni con gli altri, come se si trovassero tutti nella stessa stanza.

Un errore da non commettere è quello di confondere un ideathon con un hackathon.

Il primo si caratterizza, infatti, per una durata decisamente più breve (solitamente cinque ore di tempo massimo, ndr) e per i diversi obiettivi.

L’ideathon è essenzialmente un brainstorming in cui si affronta un problema per il quale sono proposte determinate soluzioni.

L’hackathon, invece, consente di trovare delle soluzioni vere e utili a dei problemi concreti, motivo per cui questo tipo di evento è sempre seguito con molta attenzione dalle grandi multinazionali tecnologiche.

In passato è, infatti, capitato di premiare alcuni progetti che hanno portato alla realizzazione di diversi strumenti considerati ormai fondamentali come la cronologia dei browser, il like e la chat di Facebook.

Accade spesso che a organizzare un hackathon siano proprio colossi come Google, Microsoft, Apple e Meta.

Solo in Italia, ogni anno vengono organizzate decine di eventi di questo genere.

A luglio, per esempio, è andato in scena il Social Hackathon Umbria 2023.

Altri appuntamenti noti di quest’anno? Il SAS Hackathon 2023 e l’Hackcultura 2023, l’hackathon finalizzato allo sviluppo di progetti digitali da parte delle studentesse e degli studenti delle scuole italiane.

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