Cosa si intende con “telefonata immersiva”?

Lo smartphone, ad oggi, ha assunto molteplici funzionalità ed utilizzi, allontanandosi progressivamente dal vero motivo per cui è stato creato: telefonare. Infatti, l’utilizzo più massivo che facciamo di questo strumento è navigare su internet o sui social, o al massimo effettuare videochiamate, che sia per una riunione di lavoro da remoto o per metterci in contatto con un amico che vive lontano e che vediamo poco.

Ma allora, come fare a ricordare alle persone la bellezza di una telefonata? Come fare apprezzare nuovamente il suono della voce dell’interlocutore? Soprattutto adesso che esistono i messaggi vocali, molto più discreti?

Secondo Nokia, per riscoprire il piacere di una telefonata, bisogna renderla un’esperienza immersiva, fare scoprire alle persone quanto possa essere piacevole ascoltare la voce di chi ci sta parlando in tempo reale, senza distrazioni o rumori di sottofondo. Proprio come se fossero nella nostra stessa stanza.

Ecco tutto quello c’è da sapere sulla nuova modalità di telefonata immersiva promossa da Nokia che, con tutta probabilità, farà il suo ingresso nel mercato mondiale tra qualche anno e che dimostra di avere tutte le carte in regola per guadagnarsi consensi e licenze.

Sono in arrivo le telefonate immersive di Nokia

La voce delle persone è unica e distinguibile, proprio come lo sono le impronte digitali. E sembra fare leva proprio su questa caratteristica la novità introdotta da Nokia che vuole fare riscoprire il potere delle telefonate, facendoci riapprezzare l’unicità della voce del nostro interlocutore.

Questa tecnologia punta a rendere le telefonate più realistiche e coinvolgenti, un po’ come se le persone ci stessero parlando nell’orecchio invece che a distanza di chilometri. Ma come è possibile garantire questa pulizia del suono? Attraverso il passaggio all’audio monofonico all’audio 3D. 

uomo al telefono davanti al pc
Suono tridimensionale e nuove funzionalità anche per le riunioni di lavoro – Unsplash – cryptohack.it

Si tratta di un passaggio alla spazializzazione del suono, che riesce a dare all’esperienza d’ascolto una connotazione più reale e immersiva, garantendo una qualità del suono e una sua locazione nello spazio del tutto veritiera e autentica, come se l’interlocutore fosse a poca distanza da noi.

Ecco come il presidente di Nokia Technologies, Jenni Lukander, ha descritto questa nuova tecnologia in grado di innovare l’esperienza di chiamata: 

“Si tratta del più grande passo avanti nell’esperienza delle chiamate vocali dal vivo dall’introduzione dell’audio telefonico monofonico utilizzato oggi negli smartphone e nei PC”

Questo apre le porte anche a nuove frontiere, come ad esempio ad un’esperienza migliorata anche per quanto riguarda le conferenze in chiamata, dove ogni partecipante verrà letteralmente percepito più lontano o vicino nello spazio, in base alla distanza della sua voce, come se la riunione si stesse svolgendo in presenza e ci si trovasse attorno a un tavolo. 

“Questo sistema può essere utilizzato nelle chiamate in conferenza in cui le voci dei partecipanti possono essere separate in base alla loro posizione spaziale”

Semplice ma efficace: telefonate immersive senza microfoni

L’aspetto più interessante è che questa funzionalità non richiede strumenti aggiuntivi per dare l’effetto desiderato: non occorrono microfoni esterni, ma è sufficiente utilizzare i microfoni già presenti all’interno dello smartphone.

Grazie a una recente chiamata dimostrativa effettuata su una rete 5G standard, è emerso immediatamente come questa tecnologia potrebbe rivoluzionare la nostra vita quotidiana facendoci scoprire una nuova esperienza d’ascolto della voce umana che non conosce distanze.

Nokia, tuttavia, guarda al futuro, e ha sviluppato questa tecnologia basandosi sul 5G Advanced, che prenderà piede nei prossimi anni. 

Quando sarà disponibile questa nuova tecnologia?

La nuova tecnologia che permette un’ascolto tridimensionale promossa da Nokia, sarà disponibile nei prossimi anni. Infatti, bisognerà attendere che il 5G Advanced diventi standard, ma il suo potenziale di mercato sembra promettere decisamente bene. 

D’altronde l’esperienza d’ascolto sta spodestando l’esperienza visiva: siamo sempre più predisposti all’utilizzo dell’udito piuttosto che della vista, come se piano piano questo senso stia diventando quello prevalente. E non è la prima volta che sul mercato vengono lanciate nuove tecnologie in grado di fare leva proprio su questo aspetto: basti pensare cancellazione attiva del rumore delle cuffie AirPods, che consente un’esperienza d’ascolto migliorata sia nell’ascoltare la musica che nello svolgere chiamate.

Non ci resta che attendere che questa nuova tecnologia marchiata Nokia arrivi anche da noi. Ma una domanda sorge spontanea: queste nuove implementazioni che vogliono imitare fedelmente la realtà, non rischiano di allontanarci sempre di più dalla realtà stessa? La domanda resta aperta.

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