Decine di Stati americani hanno citato in giudizio Meta due martedì fa, accusando l’azienda di anteporre il profitto alla sicurezza dei suoi giovani utenti.
L’azione legale, presentata in un tribunale federale della California, sostiene che Meta abbia ingannato illegalmente il pubblico sui danni che i suoi prodotti, come Facebook e Instagram, possono causare a bambini e adolescenti.
Guai seri per Meta, la società che controlla Facebook e Instagram. In tutto sono 33 i procuratori generali di altrettanti Stati USA (tra cui anche California e New York) che hanno depositato una causa alla Big Tech guidata da Mark Zuckerberg. Secondo questi, Meta ha contribuito alla crisi della salute mentale dei giovani implementando un modello di business volto a massimizzare il tempo trascorso sulla piattaforma.
“Negli ultimi dieci anni“, si legge nella denuncia, “Meta ha profondamente alterato le realtà psicologiche e sociali di una generazione di giovani americani“.
La denuncia sostiene che Meta ha consapevolmente introdotto funzionalità e incentivi alla piattaforma che promuovono comportamenti dannosi per i giovani utenti, tra cui la possibilità di mettere “Mi piace” ai post e la mancata rimozione di contenuti relativi a disordini alimentari e bullismo.
Meta ha contestato le accuse. “Condividiamo l’impegno dei procuratori generali nel fornire agli adolescenti esperienze sicure e positive online, e abbiamo già introdotto più di 30 strumenti a supporto degli adolescenti e delle loro famiglie“, ha dichiarato Liza Crenshaw, portavoce di Meta, in un comunicato di risposta alla causa.
“Siamo delusi dal fatto che i procuratori generali abbiano scelto questa strada invece di lavorare in modo produttivo con le aziende del settore per creare standard chiari e adeguati all’età per le numerose applicazioni utilizzate dagli adolescenti“.
In seguito alla fuga di notizie di Frances Haugen, informatrice di Facebook, avvenuta nel 2021, Meta ha dovuto affrontare le critiche dei legislatori e della società civile per l’impatto dei suoi prodotti sulla sicurezza dei giovani.
Una di queste fughe di notizie indicava studi interni di Facebook secondo i quali Instagram minava la fiducia dei giovani utenti e gli utenti interessati non si disconnettevano. La denuncia cita le fughe di notizie di Haugen come parte delle sue affermazioni contro Meta.
“Meta ha sfruttato tecnologie potenti e senza precedenti per attirare, coinvolgere e infine intrappolare giovani e adolescenti“, si legge nella denuncia.
“Ha nascosto i modi in cui queste piattaforme sfruttano e manipolano i consumatori più vulnerabili: adolescenti e bambini. E ha ignorato i gravi danni che queste piattaforme hanno causato alla salute mentale e fisica dei giovani della nostra nazione“.
I legislatori, come i senatori Richard Blumenthal (D-CT) e Marsha Blackburn (R-TN) hanno indicato Meta, i suoi prodotti e altre piattaforme sociali come la forza trainante della crisi della salute mentale dei giovani negli Stati Uniti.
In risposta, i senatori hanno presentato il Kids Online Safety Act, un disegno di legge che intende proteggere i bambini dalla visione di contenuti dannosi online (gli esperti di diritti civili hanno sollevato dubbi sulle implicazioni della legge in termini di libertà di parola).
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