Do Kwon in tribunale New York rischia fino a 130 anni di prigione

Do Kwon, ex magnate delle criptovalute, rischia 130 anni di carcere per il crollo di TerraUSD. Scopri i dettagli sull’accusa, le frodi e l’impatto sul mercato crypto

Do Kwon, ex magnate delle criptovalute e co-fondatore della piattaforma Terraform, si è dichiarato “non colpevole” durante la prima udienza davanti al giudice di New York. L’imprenditore sudcoreano, 33 anni, rischia fino a 130 anni di carcere per il tracollo della valuta digitale TerraUSD, che a maggio 2022 ha provocato perdite superiori a 40 miliardi di dollari. Giovedì 2 gennaio 2025, in una corte federale di New York, sono stati formalizzati nove capi d’accusa contro Kwon, tra cui frode e associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro.

Do Kwon in tribunale New York

Presentatosi in aula con una camicia verde e pantaloni della tuta nera, era accompagnato dal suo avvocato Andrew Chesley, dopo essere stato estradato dal Montenegro alla fine dello scorso anno.

Durante l’udienza, il giudice Robert Lehrburger ha disposto la detenzione di Kwon, dal momento che la difesa non ha avanzato richieste di libertà su cauzione. L’imprenditore aveva con sé una copia del documento d’accusa, lungo 79 pagine, mentre veniva scortato fuori dall’aula dagli sceriffi americani. La prossima udienza è stata fissata per l’8 gennaio 2025.

Do Kwon in tribunale New York rischia fino a 130 anni di prigione
Do Kwon in tribunale New York rischia fino a 130 anni di prigione – Cryptohack.it

 

Nel giugno 2023, Kwon aveva accettato di pagare una sanzione civile di 80 milioni di dollari e di abbandonare le transazioni in criptovalute come parte di un accordo da 4,55 miliardi di dollari stipulato con la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense.

Secondo l’accusa presentata dai procuratori, Kwon avrebbe ingannato gli investitori nel 2021 riguardo alla stabilità di TerraUSD, una cosiddetta stablecoin progettata per mantenere un valore fisso pari a un dollaro. L’imprenditore avrebbe assicurato agli investitori che un algoritmo chiamato Terra Protocol era in grado di ristabilire il valore della moneta quando scendeva al di sotto del suo ancoraggio (peg) al dollaro. Tuttavia, secondo i documenti giudiziari, Kwon avrebbe segretamente organizzato l’acquisto di milioni di dollari in token da parte di una società di trading ad alta frequenza per manipolare artificialmente il prezzo della valuta.

Queste dichiarazioni ingannevoli avrebbero convinto numerosi investitori, sia al dettaglio che istituzionali, ad acquistare prodotti finanziari legati a Terraform, portando il valore della criptovaluta Luna – sviluppata dallo stesso Kwon e strettamente collegata a TerraUSD – a raggiungere un picco di 50 miliardi di dollari nella primavera del 2022. Come si legge nell’atto d’accusa, gran parte di questa crescita è stata alimentata da dichiarazioni false e deliberate distorsioni dei fatti da parte di Kwon riguardo alla tecnologia di Terraform.

Il crollo definitivo di TerraUSD si è verificato a maggio 2022, quando la società di trading ha avvertito che non sarebbe stato possibile mantenere il peg della moneta. In pochi giorni, sia TerraUSD che Luna sono collassate, trascinando con sé gran parte del mercato delle criptovalute, incluso il Bitcoin, e causando perdite complessive superiori a 40 miliardi di dollari a danno degli investitori di tutto il mondo. Questo evento ha rappresentato uno dei più grandi sconvolgimenti nella storia delle criptovalute.

La crisi innescata dal fallimento di Terraform ha avuto effetti a catena sull’intero settore, portando al collasso di altre aziende e coinvolgendo diversi protagonisti di spicco del mondo crypto. Tra questi, il fondatore di FTX, Sam Bankman-Fried, attualmente impegnato a fare appello contro una condanna a 25 anni di carcere per aver sottratto 8 miliardi di dollari ai clienti della sua piattaforma di scambio. Un altro caso rilevante è quello di Alex Mashinsky, ex CEO di Celsius Network, che lo scorso mese si è dichiarato colpevole di due capi d’accusa per frode.

La bancarotta di Terraform è stata ufficialmente dichiarata a gennaio 2023, ma il suo fallimento ha generato un effetto domino che ha destabilizzato l’intero ecosistema delle criptovalute. La perdita di fiducia nel settore ha spinto molti governi e autorità di regolamentazione a rafforzare le normative riguardanti il mondo crypto, nel tentativo di evitare il ripetersi di episodi simili in futuro.

L’udienza dell’8 gennaio 2025 rappresenta un momento cruciale nel procedimento giudiziario contro Do Kwon, che si trova ora ad affrontare accuse gravissime. Se ritenuto colpevole, la sua condanna potrebbe essere tra le più severe mai inflitte nel settore delle criptovalute, segnando un precedente importante per la regolamentazione del mercato e la tutela degli investitori. La vicenda di Kwon mette in luce i rischi legati a un settore in rapida espansione, dove innovazione e speculazione spesso si intrecciano, causando enormi perdite economiche quando le promesse tecnologiche non vengono mantenute.

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