Ecco come la tecnologia delle smart home sta conquistando tutti

Le tecnologie intelligenti, come i dispositivi smart, consentono l’automazione di molte attività e processi domestiche, mirando a ottimizzare i consumi e a offrire maggiore comfort. Queste soluzioni, basate sull’IoT, comprendono una vasta gamma di prodotti che sfruttano la connessione Internet e le applicazioni per smartphone per offrire nuove funzionalità, anche a dispositivi tradizionali come i termostati ambientali, ma negli ultimi anni si stanno innovando sempre di più, motivo per cui sta diventando sempre più gettonata. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Ecco come i dispositivi smart ci stanno facilitando la vita

La casa intelligente, nota anche come “Smart Home“, è un concetto che sta gradualmente sostituendo il termine italiano “domotica”, derivante dal latino “domus” che significa casa, e che è associato alla fase iniziale di sviluppo risalente a diversi decenni fa. La nuova definizione si caratterizza per la connettività di rete e l’introduzione di nuove funzionalità, come i controlli vocali.

Entrambi i termini, italiano e anglosassone, condividono l’obiettivo di utilizzare tecnologie volte a migliorare la qualità della vita, il comfort e l’efficienza nelle abitazioni e negli uffici. Questo settore vede il contributo di diverse discipline, tra cui ingegneria, informatica, elettronica, architettura e telecomunicazioni. Ma quali sono le differenze tra domotica e smart home?

Smart home
Smart home | Pixabay @witsarutsakorn – Cryptohack

Tra questi due termini esistono differenze significative: la domotica riguarda tutti i sistemi e i dispositivi che migliorano il comfort e l’efficienza domestica attraverso funzionalità integrate e cablate nell’impianto elettrico. D’altra parte, la Smart Home fa riferimento all’IoT e comprende tutti i prodotti che, tramite connessione Internet e app per smartphone, offrono nuove funzioni integrate anche a dispositivi tradizionali come i termostati ambientali. In pratica, le tecnologie smart home automatizzano (e ottimizzano) una serie di attività e processi domestici, mirando a ottimizzare i consumi e a garantire maggiore comodità per gli abitanti.

La caratteristica che rende “intelligente” un dispositivo è la sua capacità di integrarsi in una rete domestica e di essere collegato a Internet. Ciò consente il controllo remoto e automatico del dispositivo, che sia un interruttore, un termostato o altro. Gli smart device comunicano con un hub o un server utilizzando diversi standard di comunicazione, come Wi-Fi, Zigbee, Z-Wave e Bluetooth, i più diffusi. La distinzione tra un dispositivo smart e uno tradizionale è che il primo risponde ai comandi, può essere programmato secondo una routine e, nel caso di sensori e rilevatori, può trasmettere i dati raccolti e visualizzarli su un display integrato. L’hub con cui il dispositivo intelligente comunica può essere situato nella stessa casa o essere un server distante migliaia di chilometri.

Nonostante gli smart speaker e i sistemi di sicurezza siano le soluzioni più richieste al momento, l’Internet of Things per la casa copre molteplici aspetti della vita domestica, dal comfort al risparmio energetico. Il mercato italiano si sta sviluppando in diverse direzioni, inclusa quella del settore smart building.

Tra le varie applicazioni, si includono:

– Climatizzazione/riscaldamento: regolazione a distanza o tramite app di condizionatori, termostati o caldaie.

– Elettrodomestici: accensione/spegnimento remoto di lavastoviglie, lavatrici, forni a microonde tramite app o controllo vocale.

– Illuminazione: controllo remoto dell’accensione/spegnimento e della regolazione dell’intensità luminosa.

– Sicurezza: sistemi di videosorveglianza, videocitofonia e serrature intelligenti con allarmi in caso di intrusione.

– Smart speaker: dispositivi controllabili tramite voce per ricevere informazioni (ad esempio, sul meteo o sul traffico) e impartire comandi (ad esempio, regolare luci o temperatura).

Esistono diverse modalità per implementare un sistema smart home. Una di queste opzioni è l’utilizzo di speciali relè da integrare nell’impianto elettrico, consentendo così di controllare l’accensione, lo spegnimento e l’intensità delle luci, oltre a gestire le tapparelle elettriche tramite smartphone.

L’installazione di un sistema di questo tipo prevede l’impiego di relè multifunzione con tecnologia Bluetooth, che offre maggiore sicurezza dei dati rispetto al WiFi, con trasmissione crittografata a 128 bit. Nel caso di utilizzo di un sistema Cloud fornito dal produttore, è fondamentale che l’azienda si impegni a proteggere i dati sensibili provenienti dai dispositivi installati nelle abitazioni dei clienti.

Questi sistemi di domotica consentono il controllo dei dispositivi domestici tramite app su smartphone, anche attraverso comandi vocali, e grazie a elementi innovativi dell’impianto elettrico come pulsanti e interruttori wireless.

Al cuore di un’impianto smart home vi è il gateway, responsabile della gestione di tutte le periferiche del sistema. Il gateway funge essenzialmente da router, dotato di interfacce wireless a basso consumo. Attraverso il router, le periferiche, o “oggetti”, sono connesse alla rete domestica (LAN) e a Internet, consentendo il controllo remoto tramite app dedicate e l’utilizzo di credenziali di accesso. I gateway sono spesso compatibili con i diffusi assistenti vocali di Google e Amazon.

Ma quali sono i vantaggi nell’avere una casa smart?

Tra i benefici di possedere una casa intelligente e connessa, il primo è il risparmio energetico, il quale si traduce in un vantaggio economico tangibile. Il controllo automatico e personalizzato delle luci, degli elettrodomestici, dei condizionatori, dei termosifoni e altro ancora, in base alle abitudini e alle condizioni ambientali esterne, consente di evitare gli sprechi, utilizzando i dispositivi solo quando necessario. La Smart Home permette anche di monitorare con precisione i consumi, tenendo così sotto controllo la bolletta energetica.

Dispositivo Smart home
Dispositivo Smart home | Pixabay @ArtistGNDphotography – Cryptohack

Il secondo vantaggio è la comodità. Automatizzare l’accensione e la regolazione delle luci, delle tapparelle, del riscaldamento e della refrigerazione libera l’utente dall’onere di dover ricordare tali attività. In alternativa all’automazione, è possibile affidare il controllo umano ai comandi vocali, più immediati e comodi dei comandi manuali.

Un altro aspetto rilevante è la possibilità di controllare da remoto molte funzioni domestiche, offrendo ulteriore comodità e praticità. Ad esempio, è possibile attivare i sistemi di climatizzazione o alcuni elettrodomestici dall’ufficio o dall’auto mentre si è in viaggio.

La Smart Home implica anche un livello di assistenza; le tecnologie possono essere utilizzate per migliorare la vita quotidiana o fornire assistenza agli anziani e alle persone con disabilità, specialmente motorie.

Infine, ma non meno importante, vi è il fattore sicurezza. L’integrazione dei tradizionali sistemi di allarme con un sistema intelligente e connesso aumenta significativamente l’affidabilità, consentendo al proprietario di monitorare l’appartamento anche da remoto quando si trova lontano.

Ma quali sono le funzioni delle smart home? Eccone qualcuna.

Geolocalizzazione

Alcuni sistemi smart home offrono la possibilità di configurare la geolocalizzazione tramite l’applicazione dello smartphone o dell’assistente vocale. Questo consente al sistema di riconoscere la nostra posizione, determinando se siamo a casa o fuori, ottimizzando così il risparmio energetico. Ad esempio, durante l’inverno, se abbiamo programmato il riscaldamento per mezz’ora prima di uscire per lavoro, e dovessimo partire molto prima per un impegno improvviso, il sistema rileverà la nostra assenza e disattiverà il riscaldamento anticipatamente, evitando sprechi di energia.

Controllo dei termostati

Molti sistemi smart home consentono di regolare la temperatura in ogni stanza tramite le valvole termostatiche “intelligenti” installate sui caloriferi. Utilizzando l’applicazione, è possibile gestire più termostati presenti nella stessa abitazione (suddivisione in zone del sistema) o termostati situati in edifici diversi, come la casa principale e una seconda residenza o l’ufficio.

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