Google Chrome si affiderà all’IA per riassumere gli articoli

Da tempo, Google tiene aggiornati gli utenti sugli sviluppi degli studi di applicazione dell’intelligenza artificiale generativa sulle ricerche on-line. Adesso, l’azienda ha reso noto che è disponibile nella sua app su iOS e Android una nuova funzione, per il momento in versione beta, con l’obiettivo di aiutare gli utenti ad “apprendere meglio e dare un senso alle informazioni” trovate su Internet. Punto di svolta? L’IA, ovviamente.

La funzionalità SGE, acronimo per “Search Generative Experience”, durante la navigazione è sviluppata per aumentare il coinvolgimento degli utenti con i contenuti dei creatori sul Web. L’idea si bassa sulla possibilità di aprire un articolo di qualsiasi genere e di averne subito un elenco puntato di punti chiave estrapolati sul momento dall’IA di Google.

L’IA generativa sul motore di ricerca

Quindi, grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa, Google Chrome si arricchisce di una nuova funzione, ampliando ancora una volta la gamma di possibilità di fruizione della ricerca in rete per gli utenti.

Tramite la ricerca del suo programma Search Labs, Big G è riuscito a sviluppare un nuovo tool semplicissimo da usare, per riuscire a snocciolare al meglio le informazioni disponibili su Internet. Infatti una volta aperto l’articolo, nella parte bassa dell’interfaccia apparirà il comando Generate. Quindi, l’utente riuscirà con un tocco ad attivare l’intelligenza artificiale che si occuperà di riassumere al momento i punti chiave dell’articolo.

In sostanza, la funzionalità SGE durante la navigazione anticipa le domande che l’utente potrebbe fare, mostrando subito una serie di domande e risposte sull’argomento ricercato.

IA e motori di ricerca
Google e l’uso della tecnologia IA | @pixaby

Subito, Google ha chiarito che la nuova funzione è attiva solo sugli articoli dispobili in rete a titolo gratuito. Infatti, al momento SGE durante la navigazione non è compatibile con in contenuti cui l’utente accede tramite la sottoscrizione di un abbonamento a pagamento.

Ad oggi, SGE durante la navigazione è disponibile nell’app Google su iOS e Android di Regno Unito e Stati Uniti, mentre i vertici dell’azienda hanno anticipato che arriverà sulla versione desktop di Chrome nei prossimi giorni.

Non solo Google: WhatsApp e l’IA

Dopo l’implementazione di Proofread su Google Gboard, ovvero la tastiera virtuale stock per smartphone Android, continua la sfida del motore di ricerca alle frontiere del digitale. Inoltre, i vertici di Big G hanno già rivelato che nel prossimo futuro i laboratori di ricerca si impegneranno a migliorare ancora di più le risposte generate dall’IA. In particolare, Google sarebbe al lavoro su nuove funzioni che consentiranno agli utenti di passare il mouse sulle parole desiderate per visualizzare le definizioni e vedere diagrammi o immagini correlate sull’argomento.

IA e digitale
Intelligenza Artificiale e tecnologie digitali | @pixaby

Ma Google non è la sola azienda che punta sulle possibilità offerte dall’intelligenza artificiale generativa. Infatti, di anche WhatsApp è entrata nel mondo IA, rilasciando una nuova versione beta, attualmente disponibile solo per Android, che include la funzione di creare sticker tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Gli utenti, scaricando l’aggiornamento WhatsApp beta 2.23.17.14, hanno accesso adesso a una gamma di adesivi personalizzati e adattati alla chat, elaborati dall’intelligenza artificiale sulla base di una semplice descrizione testuale.

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