Il logo è un’emoji sorridente con le manine inclini ad abbracciare chiunque si trovi davanti al sorrisetto giallo. Ed è proprio questo che Hugging Face (dall’inglese, letteralmente “la faccina che abbraccia”) sta raccogliendo: una serie infinita di consensi e sorrisi dalle superstar tecnologiche.
“Hugging Face – The AI community building the future”
Parliamo della startup franco-americana dedicata all’Intelligenza Artificiale, con sede a New York, che ha raccolto 235 milioni di dollari, raggiungendo così una valutazione in borsa di 4,5 miliardi di dollari.
Il traguardo è stato possibile grazie agli investimenti messi in atto da alcune delle più grandi aziende tecnologiche statunitensi: Google, Amazon, Nvidia, Salesforce, AMD, Intel, IBM e Qualcomm, che hanno contribuito in modo sostanziale all’ultimo round di finanziamenti.
La domanda è semplice: perché tanto interesse dai colossi tech? Di cosa si occupa Hugging Face?
Il progetto di Hugging Face
Il motivo del grande interesse da parte del gotha informatico è dovuto al progetto a cui la società di Hugging Face sta lavorando: una piattaforma open source dedicata a tutto tondo all’intelligenza artificiale. Questa avrebbe lo scopo esaltante di allestire un ambiente collaborativo e accessibile in continua crescita dove trovare modelli, set di dati, librerie di codici e tutto il necessario per una vasta serie di progetti.
Un grande contenitore, più che un contenuto, in cui sia facile trovare ciò che si desidera, e dove le alternative sono tante, funzionali, e all’avanguardia, grazie al potenziale sempre in escalation dell’AI.
La storia della start-up
La storia di Hugging Face inizia nel 2016, anno della fondazione da parte degli imprenditori francesi Clément Delangue, Julien Chaumond e Thomas Wolf, che debuttano nel mondo tech con un chatbot dedicato ai teenager, e quindi un linguaggio allineato, reso poi open source.
Nel 2021 poi Hugging Face si dedica alla realizzazione di un nuovo e ben più performante modello di linguaggio multi-idioma chiamato Bloom insieme ad altre realtà come Microsoft e Nvidia, coinvolgendo oltre 1.000 ricercatori. Non solo, a febbraio scorso stringe un accordo con Amazon per rendere i propri strumenti disponibili su Amazon web services, il braccio cloud del colosso dell’e-commerce.
Da allora, la crescita della società di intelligenza artificiale è proseguita in modo esponenziale, grazie a continue tornate di finanziamenti che gli hanno consentito di superare i 2 miliardi di dollari di valore un anno fa. Quest’anno, con l’ultima tranche di fondi, sappiamo che la quotazione è più che raddoppiata, coinvolgendo un gruppo guidato da Salesforce, che ha portato alla preziosa partecipazione di Google, Nvidia, AMD, Qualcomm, Intel e IBM.
Una nuova stella nel campo dell’AI?
Stando alle dichiarazioni pubbliche, l’ultimo corposissimo investimento servirà ad ingaggiare talenti per fare diventare Hugging Face ancora più competitiva nel mondo dell’intelligenza artificiale.
Al momento, la start-up franco-americana offre e lavora su una piattaforma open source in cui gli sviluppatori possono condividere codici, modelli, set di dati e utilizzare gli strumenti di sviluppo per far funzionare i modelli di intelligenza artificiale.
La partecipazione delle Big Tech alla startup mostra un approccio più collaborativo alla costruzione in continuo aggiornamento dell’IA, soprattutto dopo che Meta ha ufficialmente consentito che il suo modello linguistico Llama, fino a nuovo ordine, potrà essere utilizzato gratuitamente.