I produttori di “Blade Runner 2049” hanno fatto causa a Elon Musk

I produttori di Blade Runner 2049 hanno citato in giudizio Elon Musk e Tesla per violazione del copyright dopo l’uso non autorizzato di una scena del film

Lunedì, Alcon Entertainment, la società produttrice di Blade Runner 2049, ha intentato una causa contro Elon Musk, la sua azienda Tesla e la multinazionale Warner Bros Discovery per violazione del copyright. Alcon sostiene che Musk e gli altri accusati abbiano utilizzato senza autorizzazione una scena del film durante un evento di Tesla tenutosi il 10 ottobre presso uno studio di Warner Bros a Burbank, in California, per la presentazione del nuovo veicolo autonomo dell’azienda, il robotaxi.

I produttori di “Blade Runner 2049” hanno fatto causa a Elon Musk: ecco perché

Secondo i dettagli della causa, gli organizzatori dell’evento avevano chiesto a Alcon il permesso di utilizzare una scena iconica del film, in cui il personaggio interpretato da Ryan Gosling osserva una metropoli distrutta. Alcon, però, ha rifiutato ogni tipo di autorizzazione, opponendosi a qualsiasi forma di associazione tra Blade Runner 2049 e Tesla, Musk, o una delle sue aziende. Nonostante questo rifiuto, la scena è stata comunque utilizzata durante l’evento, trasmessa in live streaming per 11 secondi mentre Musk presentava il robotaxi, noto come Cybercab.

I produttori di “Blade Runner 2049” hanno fatto causa a Elon Musk
I produttori di “Blade Runner 2049” hanno fatto causa a Elon Musk – Alcon Entertainment – Cryptohack.it

 

Alcon sostiene che questa violazione abbia causato significative perdite economiche. L’azienda, infatti, era in trattativa con altri marchi automobilistici per potenziali collaborazioni in vista della nuova serie tv Blade Runner 2099, attualmente in produzione. La serie si inserisce nello stesso universo di Blade Runner, celebre film di fantascienza del 1982 diretto da Ridley Scott e basato sul romanzo “Il cacciatore di androidi” di Philip K. Dick.

Durante l’evento, Musk ha esplicitamente menzionato il film di Scott, spiegando che aveva scelto di mostrare quell’immagine perché è un grande fan di Blade Runner. Tuttavia, ha sottolineato di non voler vedere realizzato il tipo di futuro distopico raffigurato nel film. Nonostante questa precisazione, Alcon ha ribadito nella causa di non voler essere associata a Musk o alle sue aziende, anche a causa della sua immagine pubblica controversa e delle sue posizioni politiche.

Alcon ha dichiarato che qualsiasi azienda che consideri una collaborazione con Tesla dovrebbe riflettere sulle implicazioni del comportamento di Musk, descritto nella causa come “altamente politicizzato, capriccioso e talvolta pericolosamente divisivo”. L’azienda ha evidenziato che la reputazione di Musk, influenzata dalle sue opinioni politiche e sociali, rappresenta un ostacolo per qualsiasi potenziale partnership, soprattutto per quelle aziende che non condividono le sue visioni estreme.

Nella causa, Alcon sottolinea che le prese di posizione pubbliche di Musk potrebbero danneggiare la percezione del marchio, rendendo una possibile affiliazione con Tesla particolarmente problematica. Il riferimento alla sua immagine controversa si collega anche al fatto che da mesi Musk sostiene apertamente Donald Trump come candidato del Partito Repubblicano per le prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Musk, con la sua immensa influenza economica e mediatica, è diventato uno degli alleati più importanti di Trump.

Con milioni di follower sulla piattaforma X (precedentemente Twitter), di cui è proprietario, Musk ha contribuito finanziariamente alla campagna elettorale di Trump e di altri candidati repubblicani, con spese che ammontano a decine di milioni di dollari. Questo livello di coinvolgimento diretto nella politica da parte di un imprenditore di tale portata è stato definito “senza precedenti nella storia moderna” dal New York Times.

La disputa legale solleva una serie di questioni legate al copyright, al potere dell’immagine e alle associazioni tra marchi e figure pubbliche. Da un lato, l’utilizzo non autorizzato di un’opera cinematografica famosa come Blade Runner 2049 in un evento di grande visibilità potrebbe danneggiare le trattative di Alcon con altre case automobilistiche. Dall’altro, l’immagine pubblica e le posizioni politiche di Musk aggiungono ulteriore complessità alla vicenda, sollevando interrogativi su come i grandi brand gestiscono le loro associazioni con figure di rilievo.

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