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Il data center: cosa fa un centro elaborazione dati?

Il data center è una struttura dove sono ospitati e gestiti sistemi e componenti informatici, come server, storage, reti e sistemi di backup, per supportare le attività e i processi di aziende e privati. Questo ambiente, altamente sicuro e controllato, offre una soluzione affidabile e scalabile per archiviare, gestire e proteggere dati sensibili. Il data center garantisce disponibilità continua e prestazioni elevate per le applicazioni mission-critical, migliorando l’efficienza.

Immagine | Pixabay @dlohner

Quante tipologie di data center esistono?

Ci sono diversi tipi di data center, ognuno con caratteristiche uniche e funzioni specifiche per supportare le esigenze dei clienti. La scelta del tipo di data center più adatto dipende dalle esigenze specifiche in termini di capacità, disponibilità, sicurezza e costi.

Un Data Center Enterprise è progettato per supportare le esigenze interne di un’azienda, offrendo una soluzione di archiviazione, gestione e protezione dei dati a livello aziendale.

I Data Center Colocation forniscono spazio e infrastrutture per ospitare i server e i sistemi informatici di più aziende. Queste possono utilizzare le risorse del data center, tra cui alimentazione elettrica, climatizzazione, connessione Internet e backup, senza dover investire in infrastrutture proprie.

I Data Center Cloud forniscono servizi di cloud computing, permettendo alle aziende di accedere, attraverso Internet, a risorse informatiche scalabili come archiviazione, elaborazione e reti.

I Data Center Hyperscale sono progettati per supportare le esigenze dei servizi cloud a grande scala, fornendo risorse informatiche scalabili e ad alta disponibilità.

Un Data Center Edge è progettato per supportare le esigenze di applicazioni e servizi che richiedono bassa latenza e alta disponibilità, come le soluzioni IoT (Internet of Things) e il 5G. Gli edge data center sono piccoli centri di elaborazione dati posti vicino al “bordo” di una rete. Forniscono gli stessi dispositivi presenti nei data center tradizionali, ma sono molto più contenuti e più vicini agli utenti finali e ai dispositivi, fornendo così importanti vantaggi in termini di servizi molto più rapidi ed una latenza minima.

Evoluzione

L’evoluzione verso il cloud sta cambiando il modo in cui le aziende gestiscono e utilizzano le loro infrastrutture IT e sta aprendo la strada a nuove opportunità per l’innovazione e la crescita aziendale. Tuttavia, la transizione può comportare sfide, tra cui la scelta del provider di servizi cloud più adatto, la gestione della sicurezza dei dati e la necessità di adattarsi a nuove modalità di lavoro.

Tra i vantaggi offerti dal modello cloud vi sono:

  • Scalabilità: possibilità di scalare facilmente le risorse IT per soddisfare esigenze mutevoli.
  • Accessibilità: i sistemi e i dati possono essere facilmente accessibili da qualsiasi luogo e dispositivo connesso ad Internet.
  • Risparmio sui costi: le aziende possono ridurre i costi associati all’acquisto e alla manutenzione di hardware e software on-premise (presso la propria sede).
  • Maggiore flessibilità: gli utenti possono scegliere di utilizzare solo le risorse che sono necessarie, pagando solo per quelle che vengono utilizzate.
  • Sicurezza elevata: i provider di servizi cloud possono offrire una maggiore sicurezza e protezione dei dati rispetto ai data center on-premise.

I moderni data center impiegano il software-defined networking (SDN) per gestire i flussi di traffico tramite il software. Le soluzioni Infrastructure as a Service (IaaS), disponibili sia su cloud privati che pubblici, permettono di attivare sistemi completi su richiesta. In caso di necessità di rilasciare nuove applicazioni, le tecnologie Platform as a Service (PaaS) e dei container, forniscono una risposta istantanea.

Quali sono le componenti architetturali di un centro elaborazione dati?

Gli attuali data center sono costituiti da molte componenti che lavorano insieme per garantire l’efficienza e l’affidabilità delle operazioni:

Infrastruttura di alimentazione: le batterie di emergenza (UPS), i gruppi elettrogeni di continuità (generatori diesel), i dispositivi di distribuzione dell’elettricità (PDU) e i sistemi di monitoraggio e controllo dell’energia.

Raffreddamento: con sistemi di climatizzazione, ventilatori, unità di raffreddamento ad acqua e sistemi di monitoraggio e controllo del clima.

Storage: per l’archiviazione di dati su disco rigido (HDD) o unità a stato solido (SSD), unità di backup e sistemi di gestione dell’archiviazione.

Rete: switch, router, firewall e altri componenti che gestiscono il traffico dati all’interno del data center e con l’esterno.

Server: server fisici o virtuali che eseguono le applicazioni e i servizi del data center.

Software: sistemi operativi, applicazioni e strumenti di gestione.

Monitoraggio: sistemi di rilevamento e controllo delle prestazioni, la gestione degli eventi e la sicurezza.

Classificazione

I tier di un data center sono classificazioni che indicano il livello di disponibilità, affidabilità e sicurezza dell’infrastruttura IT. Quelli comuni sono:

  • Tier 1: disponibilità minima, un solo sistema di alimentazione e nessun sistema di backup.
  • Tier 2: disponibilità migliorata, alimentazione ridondante e un sistema di backup limitato.
  • Tier 3: disponibilità elevata, alimentazione e raffreddamento ridondanti e sistema di backup completo.
  • Tier 4: disponibilità estrema, sistemi completamente ridondanti per alimentazione, raffreddamento e backup.

I tier più alti sono utilizzati per applicazioni mission-critical che richiedono una disponibilità elevata e una tolleranza minima ai problemi.

Il livello 5 è uno standard relativamente nuovo. I data center di livello 5 devono soddisfare gli stessi standard del livello 4, oltre ad altri criteri. Ad esempio, devono essere in grado di funzionare sempre senza acqua, avere il rilevamento di inquinanti atmosferici esterni (ed essere in grado di avviare una risposta protettiva), avere installato in modo permanente monitor del sistema energetico. Inoltre, i data center Tier 5 devono essere progettati ed operati con impiego di energie rinnovabili.

Gli standard di riferimento

Ciascun data center è progettato, costruito e gestito secondo criteri rigorosi.

Esistono diversi standard che garantiscono che i data center siano progettati, costruiti e gestiti in modo sicuro, affidabile e sostenibile, fornendo un ambiente stabile per l’archiviazione e la gestione dei dati aziendali:

Il TIA-942 è stato sviluppato dalla Telecommunications Industry Association (TIA) per fornire linee guida per la progettazione e la costruzione di data center. Copre aspetti come la sicurezza, la disponibilità, le infrastrutture di rete, l’alimentazione elettrica e la climatizzazione.

La ISO/IEC 27001 copre la sicurezza delle informazioni e fornisce linee guida per la gestione della sicurezza informatica all’interno e fuori il perimetro dei data center.

L’EN 50600 è europeo e fornisce linee guida per la progettazione, l’esercizio e la gestione dei data center. Copre aspetti come la disponibilità, la sicurezza, la gestione dell’energia e l’efficienza energetica.

L’Uptime Institute Tier Standard è stato sviluppato dall’Uptime Institute per classificare i data center in base alla loro disponibilità e affidabilità. I data center, come già descritto, sono classificati in livelli denominati tier.

Il LEED, sviluppato dal Green Building Council statunitense, fornisce linee guida per la costruzione di edifici sostenibili, compresi i data center. Copre aspetti come l’efficienza energetica, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e la gestione dei rifiuti.

Immagine | Pixabay @Elchinator

Efficienza e sostenibilità

Un obiettivo importante: la decarbonizzazione

La decarbonizzazione dei data center è una questione sempre più importante, poiché i data center consumano una grossa quantità di energia elettrica e sono responsabili di una parte significativa delle emissioni di gas serra. Essa consiste nell’utilizzo di fonti di energia pulita, come l’energia solare o eolica, e nell’adozione di tecnologie e pratiche efficienti dal punto di vista energetico per ridurre l’impatto ambientale.

Gli operatori di data center e le associazioni di categoria sono impegnati nel Green Deal europeo, per rendere l’Europa climaticamente neutrale entro il 2050 mediante riduzione di gas serra.

Per conseguire questo ambito obiettivo, le parti sono d’accordo nel rendere i data center “climate neutral” entro il 2030.

Le azioni che possono essere intraprese per la decarbonizzazione includono l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare ed eolica.

Tecnologie come la climatizzazione ad alta efficienza e l’utilizzo di batterie per il backup energetico aiutano a ridurre il consumo di energia.

La riduzione dell’impatto ambientale passa anche attraverso il ricorso alla virtualizzazione e la collaborazione con le utility per supportare progetti di energia pulita.

Una serie di provvedimenti importanti non solo per la sostenibilità ambientale, ma anche per migliorare la reputazione e la competitività delle aziende nel mercato.

Marco Marra

Appassionato di tecnologia ed esperto di Cyber Security con molti anni di esperienza nella prevenzione e gestione delle minacce cibernetiche. Altamente qualificato grazie alla continua formazione tecnica ed alle innumerevoli collaborazioni su progetti di sicurezza di importanti dimensioni in aziende italiane e multinazionali. Costantemente impegnato in attività di hacking etico e nella progettazione di sistemi di difesa Cyber Fisici

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