Immagini generate con l’IA, ecco i migliori software per riconoscerle

Con la crescente proliferazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale e delle immagini generate da algoritmi, identificare se una foto è stata creata o manipolata da AI è diventato sempre più difficile.

Tuttavia, sono emersi algoritmi avanzati che mirano ad aiutare gli utenti a distinguere tra immagini autentiche e quelle generate artificialmente. In questo articolo, esploreremo cinque delle migliori piattaforme in circolazione per autenticare foto, video e audio.

Illuminarty

Un punto di partenza affascinante è Illuminarty, una piattaforma che offre una vasta gamma di strumenti progettati per aiutare gli utenti a individuare immagini generate dall’intelligenza artificiale.

Nei test effettuati, la piattaforma ha dimostrato la capacità di riconoscere la maggior parte delle foto reali come autentiche, ma si è dimostrata cauta nell’etichettare le immagini generate dall’AI. Gli sviluppatori affermano che questa cautela è intenzionale, per evitare accuse ingiustificate agli artisti che utilizzano l’intelligenza artificiale nei loro lavori. Tuttavia, il software è in grado di identificare specifici modelli di programmi utilizzati per generare un’immagine e può individuare le aree specifiche generate da algoritmi di IA.

Un esempio interessante è stata la capacità di Illuminarty di riconoscere l’immagine di Putin inginocchiato ai piedi di Xi, che è ampiamente circolata sui social negli ultimi mesi.

Scacchiera futuristica con scacchi blu
Foto | Unsplash @AlexanderMils – Cryptohack.it

Hugging Face

Hugging Face si distingue per la sua semplicità d’uso e l’accesso gratuito. Grazie al suo status open source, è infatti a disposizione di chiunque desideri utilizzare la piattaforma.

Questa applicazione fornisce una percentuale di distinzione tra elementi umani e artificiali con tempi di analisi notevolmente veloci, riuscendo a completare il riconoscimento in soli cinque secondi. Sebbene l’accuratezza non sia del 100%, è comunque soddisfacente.

Un esempio concreto mostra il successo di Hugging Face nel riconoscere un dipinto dallo stile incredibilmente realistico, simile a quello di Monet, generato da Dall-e, un noto modello di intelligenza artificiale specializzato nella creazione di immagini.

AI or Not

AI or Not, lanciato nel 2022 da Optic, è una società di intelligenza artificiale con sede a San Francisco. Questa piattaforma utilizza tecnologie avanzate per autenticare immagini, video e audio, riuscendo a distinguere tra contenuti reali e falsi.

Inizialmente concepito per individuare Nft falsati, la piattaforma ha dimostrato un’eccellente efficacia nel riconoscere i falsi circolanti sul web, con oltre 100 milioni di casi identificati. Tuttavia, è importante notare che la piattaforma ha occasionali difficoltà nel distinguere disegni umani da quelli generati dall’IA.

Un aspetto da considerare è che i test condotti da Bellingcat, un’organizzazione specializzata nell’analisi open source, hanno evidenziato le limitazioni della piattaforma con le immagini compresse. Questo può essere problematico per gli operatori open source che spesso operano con formati in bassa risoluzione.

FotoForensics

Una caratteristica distintiva di FotoForensics è il suo riuscire a supportare una vasta gamma di formati per effettuare le analisi di fake o non fake, inclusa la possibilità di inserire direttamente l’URL di un’immagine.

Questo strumento fa affidamento sull’analisi del livello di errore (Ela) per individuare variazioni nei livelli di compressione all’interno delle immagini analizzate. Ciò significa che se una parte specifica di un’immagine mostra un livello di errore significativamente diverso, ciò può indicare che l’immagine è stata digitalmente modificata.

Inoltre, FotoForensics offre una serie di risorse agli utenti per riuscire ad analizzare e identificare loro stessi immagini generate dall’AI, compresi algoritmi e tutorial online. Questo rende la piattaforma una scelta solida per chi desidera approfondire questo campo.

Forensically Beta

Forensically Beta, infine, funziona come una sorta di lente d’ingrandimento per esaminare più da vicino risorse grafiche. Questa applicazione offre una serie di strumenti gratuiti che consentono agli utenti di valutare autonomamente la legittimità di un’immagine e determinare se sia stata generata dall’IA o meno.

Anche tra le funzionalità più efficaci di Forensically Beta, come nel caso di FotoForensics, c’è l’analisi del livello di errore, che permette di confrontare un’immagine con una versione ricompressa allo scopo di individuare eventuali incongruenze. Inoltre, lo strumento di rilevamento dei cloni è utile per individuare parti duplicate all’interno di un’immagine.

L’analisi dei componenti principali (PCA) comprime i dati per semplificarne la comprensione e l’analisi, mentre l’analisi del rumore rivela le differenze nella concentrazione dei pixel all’interno dell’immagine.

Il paradosso prevedibile dell’AI

Queste cinque piattaforme rappresentano soluzioni avanzate per il riconoscimento di immagini generate dall’AI, sfruttando esse stesse il potenziale degli algoritmi AI.

Ancora ciascuna di esse presenta punti di forza e debolezza, esattamente come succede per ogni strumento che sfrutta un modello di intelligenza artificiale, ma contribuisce a creare una barriera contro la diffusione di informazioni false e manipolazioni delle immagini.

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