Il summit di Parigi riunisce leader globali, esperti e aziende per discutere il futuro dell’intelligenza artificiale tra opportunità e rischi
Sui social e in rete stanno circolando una serie di video generati dall’intelligenza artificiale che mostrano il presidente francese Emmanuel Macron in situazioni insolite e ironiche. In uno di questi, balla al ritmo della hit anni ’80 “Voyage Voyage” di Desireless, in un altro appare all’interno di un film comico di spionaggio accanto a Jean Dujardin, e in un terzo lo si vede mentre canta imitando lo stile del rapper Nekfeu.
A sorprendere, però, è che questi video sono stati diffusi dallo stesso Macron. Al termine di ogni clip, il presidente appare per lanciare un messaggio chiaro: l’intelligenza artificiale può essere uno strumento straordinario per trasformare settori come la sanità, l’energia e la vita sociale, ma è necessario prestare attenzione ai rischi di un suo uso improprio. Macron ha sottolineato che la Francia e l’Europa devono giocare un ruolo centrale in questa rivoluzione tecnologica, sia per cogliere le opportunità sia per difendere i propri principi. Il suo intervento arriva alla vigilia del summit sull’intelligenza artificiale che si terrà a Parigi.
L’evento vedrà la copresidenza dell’India e la partecipazione di figure politiche di rilievo, tra cui il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il vicepremier cinese Zhang Guoqing. L’Italia sarà rappresentata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. L’incontro riunirà esperti di intelligenza artificiale di tutto il mondo, molti dei quali insistono sulla necessità di una regolamentazione più stringente per prevenire un utilizzo fuori controllo di questa tecnologia. Tuttavia, gli organizzatori del summit hanno chiarito che l’attenzione sarà rivolta all’azione concreta dell’IA nel 2025, piuttosto che ai timori emersi nei precedenti incontri di Bletchley Park nel 2023 e di Seul nel 2024.
La Francia punta a ottenere il supporto di governi, aziende e istituzioni per una governance globale dell’IA che promuova la sostenibilità senza imporre regole vincolanti. Anne Bouverot, rappresentante di Macron per l’intelligenza artificiale, ha spiegato che il focus dell’evento sarà sulle opportunità offerte da questa tecnologia, senza concentrarsi esclusivamente sui suoi rischi.
Tuttavia, alcuni esperti, come Max Tegmark del MIT e direttore del Future of Life Institute, hanno avvertito che la Francia deve assumere un ruolo guida in questa rivoluzione tecnologica. Il suo istituto ha recentemente lanciato Global Risk and AI Safety Preparedness (GRASP), una piattaforma che mappa i principali rischi legati all’IA e le soluzioni disponibili a livello globale. Secondo Cyrus Hodes, coordinatore di GRASP, sono stati individuati circa 300 strumenti e tecnologie per mitigare tali rischi. I risultati del progetto saranno trasmessi ai Paesi dell’OCSE e ai membri della Global Partnership on Artificial Intelligence (GPAI), che include quasi 30 nazioni.
Nei giorni scorsi è stato inoltre pubblicato il primo International AI Safety Report, realizzato da 96 esperti con il supporto di 30 paesi, ONU, UE e OCSE. Questo documento elenca i rischi dell’intelligenza artificiale, dai contenuti falsi online alle minacce più gravi come la possibilità di attacchi biologici o informatici. Yoshua Bengio, premio Turing e coordinatore del rapporto, ha espresso preoccupazione per una futura perdita di controllo sull’IA, che potrebbe sviluppare una sorta di autoconservazione. Ha avvertito che se aziende americane o cinesi dovessero perdere il controllo sull’intelligenza artificiale generale (AGI), il futuro della Terra potrebbe essere nelle mani delle macchine.
Alcuni esperti, come Stuart Russell, docente di informatica a Berkeley, si dicono preoccupati per i sistemi d’arma autonomi basati sull’IA, in cui l’algoritmo decide autonomamente chi attaccare e quando. Russell, che coordina l’International Association for Safe and Ethical AI (IASEI), ritiene che i governi debbano adottare misure di tutela per evitare l’uso incontrollato di queste tecnologie. Anche Tegmark ha sottolineato l’urgenza di regolamentare il settore, suggerendo di trattare l’industria dell’IA come quella nucleare, con rigidi protocolli di sicurezza prima di permetterne l’utilizzo.
Il summit parigino punta a concordare un modello globale di governance dell’IA per garantire che questa tecnologia sia al servizio della società. All’evento parteciperanno quasi 100 paesi e un migliaio di esperti, tra cui rappresentanti di Google, OpenAI e Meta, accademici, leader politici e dirigenti di ONG. Macron e Modi annunceranno un rafforzamento degli standard internazionali sull’IA e la creazione di un fondo per lo sviluppo globale delle tecnologie AI, con l’obiettivo di garantire un accesso equo a questa risorsa strategica.
Negli ultimi giorni sono stati fatti annunci significativi. Il fondo canadese Brookfield investirà 20 miliardi di euro per costruire nuovi data center, il primo dei quali sorgerà a Cambrai. La Francia ha inoltre firmato un accordo strategico con gli Emirati Arabi Uniti per realizzare un gigantesco centro dati. A Abu Dhabi, Microsoft lancerà una fondazione per promuovere un utilizzo etico dell’IA in Medio Oriente e nei paesi emergenti. Anche Mistral AI, azienda francese leader del settore, ha recentemente lanciato la sua app Le Chat, mentre il colosso tecnologico Iliad ha annunciato un investimento di 3,1 miliardi di euro in infrastrutture IA in Europa.
Parallelamente, numerose ONG chiedono una regolamentazione internazionale efficace per impedire alle big tech di sfruttare l’IA senza controllo. Amnesty International ha messo in guardia dai quattro principali rischi legati all’intelligenza artificiale: sorveglianza di massa, automazione dei servizi pubblici, diffusione di contenuti falsi e uso dell’IA in ambito militare. Il summit di Parigi si concluderà con una settimana di eventi dedicati all’intelligenza artificiale, tra cui incontri tra scienziati, dimostrazioni pratiche e discussioni sull’impatto dell’IA sulla cultura e sulla società.
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