Sono nuovamente giorni di test per IT-alert, il sistema di allarme pubblico della Protezione Civile che ha lo scopo di allertare la popolazione in caso di emergenze e pericoli imminenti.
Alcune regioni hanno già vissuto una fase di prova del sistema, altre invece la stanno sperimentando proprio in queste ore.
Vediamo quali sono le aree interessate e come funziona questo importante servizio di protezione.
Dal 22 gennaio scorso è ripartita la sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-alert, con test specifici in diverse regioni e aree dello Stivale.
L’attenzione è focalizzata in particolar modo su scenari quali il possibile “collasso di grandi dighe”, “incidenti rilevanti negli stabilimenti industriali” o “incidenti nucleari”.
Parliamo di una fase di test che proseguirà fino a venerdì 26 gennaio e che vedrà l’invio di messaggi di prova in porzioni ristrette del territorio di ben undici regioni differenti: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Valle D’Aosta, con l’aggiunta della Provincia Autonoma di Bolzano.
Come anticipato, questa nuova fase di test per quanto riguarda il servizio IT-alert avrà come protagonisti degli scenari ben specifici, per i quali verranno prodotti dei messaggi di avviso differenti.
Nel dettaglio, gli scenari indagati sono i seguenti tre:
Gli scopi principali di questa nuova fase di test sono essenzialmente due: “sperimentare IT-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio e incentivare la familiarizzazione con la ricezione del messaggio con testo declinato in base al rischio specifico e all’area interessata”.
A indicarlo è un messaggio pubblicato sul sito ufficiale del servizio IT-alert, nel quale si spiega come questa nuova fase di sperimentazione sia necessaria in vista di una possibile messa in operatività del nuovo sistema di allarme pubblico nel prossimo futuro (come previsto dalla Direttiva del 7 febbraio 2023, ndr).
Ogni scenario testato prevede l’invio di un messaggio specifico sui cellulari dei cittadini.
“TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.
Questa la notifica che verrà inviata per testare lo scenario di “incidente rilevante in uno stabilimento industriale soggetto alla Direttiva Seveso”.
Per quanto riguarda lo scenario di “collasso di una grande diga”, il messaggio è invece il seguente:
“TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.
Diverso ancora quello per lo scenario di “incidente nucleare”:
“TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente nucleare in un impianto sito in paese estero con potenziali ripercussioni nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente nucleare vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.
Tutti i cittadini che riceveranno uno di questi tre messaggi, trovandosi nelle aree di test, sono invitati a recarsi sul sito ufficiale di IT-alert, sulla cui homepage troveranno le indicazioni da seguire per la compilazione di un questionario.
Questa azione è estremamente importante, in quanto servirà a migliorare il servizio, capendo quali implementazioni apportare (chi non riceve la notifica di allerta, pur essendo in una delle aree di test, è chiamato a segnalare questa mancanza nel questionario, ndr).
A ricevere delle notifiche da IT-alert nel periodo che va dal 22 al 26 gennaio saranno tutti quei cellulari accesi e con connessione telefonica che si trovano nelle specifiche aree definite “target”.
Il 22 gennaio, per esempio, il messaggio d’allerta per “incidente nucleare” è stato inviato alle ore 12:00 nella Città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Il 23 gennaio è stata la volta della Toscana, con l’invio di un messaggio d’allerta per “incidente rilevante in stabilimenti industriali” all’azienda TOSCOCHIMICA di Prato (PO) e Campi Bisenzio (FI).
Oggi, 24 gennaio, la notifica di alert per “incidente rilevante in stabilimenti industriali” ha invece coinvolto ben quattro regioni:
Anche il 25 gennaio sarà una giornata di test, dedicati all’alert per “incidente rilevante in stabilimenti industriali” in Basilicata, all’ENI di Viggiano e Grumento Nova (PZ) e in Friuli-Venezia Giulia, alla RIR-GALA LOGISTICA di Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre (UD).
Non solo. Sempre il 25 gennaio verrà testato anche il messaggio per il “collasso grandi dighe” in:
Conclude questa nuova fase di sperimentazione la giornata di venerdì 26 gennaio, durante la quale verranno inviate delle notifiche per “incidente rilevante in stabilimenti industriali” alla GPL SODIFA de L’Aquila, in Abruzzo.
A queste si aggiungeranno anche quelle per “collasso grandi dighe”, con i messaggi di alert che in questo caso coinvolgeranno le seguenti aree:
Massima attenzione, dunque, se vi trovate in una di queste zone in queste date.
Uno studio dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) stima che circa il…
Critiche per lo spot natalizio 2024 di Coca-Cola, realizzato interamente con intelligenza artificiale: innovazione o…
Scopri le differenze tra ChatGPT, Gemini e Microsoft Copilot: caratteristiche, funzionalità e consigli per scegliere…
L'azienda ha subito commentato quella che può sembrare una vera istigazione al suicidio. Si tratta…
La DeFi permette di effettuare transazioni direttamente tra utenti, prestare o prendere in prestito denaro,…
L'esperimento di Fanpage.it sull'attesissimo incontro che andrà in onda questa notte su Netflix L’attesa è…