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La criptovaluta di Trump: lui guadagna, 800 mila investitori perdono

Trump ha lanciato la sua criptovaluta, attirando centinaia di migliaia di investitori. Dopo un picco iniziale il valore è crollato

Il 20 gennaio 2025 ha segnato un evento significativo non solo per la politica americana, ma anche per il mondo delle criptovalute. In quel giorno, Donald Trump è stato inaugurato come 47esimo presidente degli Stati Uniti e ha lanciato una criptovaluta a lui dedicata: il $Trump.

Questo debutto ha attirato l’attenzione di milioni di investitori, molti dei quali hanno visto in questa nuova moneta digitale un’opportunità di guadagno, attratti dal carisma e dalla notorietà del presidente. Inizialmente scambiata a poco meno di 42 dollari, $Trump ha visto il suo valore schizzare a un picco di 75 dollari, portando la sua capitalizzazione di mercato oltre i dieci miliardi di dollari. Tuttavia, la gioia iniziale si è rapidamente trasformata in delusione, con il valore che è crollato fino a un minimo di 16,96 dollari.

La natura volatile della criptovaluta di Trump

La fluttuazione del valore di $Trump non è un caso isolato; essa riflette la volatilità intrinseca a tutte le criptovalute. Questi asset digitali, spesso considerati “beni rifugio”, non hanno un valore intrinseco e rappresentano solo un segno digitale del valore attribuito dagli acquirenti. Le fluttuazioni di mercato, il sentiment degli investitori e la speculazione hanno un ruolo cruciale nel determinare il valore di queste monete. In particolare, l’aumento iniziale di $Trump ha attirato molti investitori, attratti dalla figura di Trump e dalla sua immagine di imprenditore di successo. Tuttavia, l’assenza di un supporto economico solido ha reso questa criptovaluta vulnerabile a brusche correzioni.

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Secondo Chainalysis, circa 813.294 portafogli, corrispondenti a circa 800 mila investitori, hanno subito perdite accumulate di circa due miliardi di dollari. Questa situazione è stata aggravata da diversi fattori:

  1. Acquisti impulsivi: Molti investitori hanno acquistato $Trump nella speranza di guadagni rapidi, sottovalutando i rischi.
  2. Riduzione del valore: Molti di loro hanno visto il valore dei loro investimenti ridotto di oltre il 60% in un mese.
  3. Frustrazione generale: La rapidità del crollo ha generato preoccupazione tra gli investitori, molti dei quali si sono trovati con una moneta digitale ormai priva di valore.

Questo scenario ha sollevato interrogativi sulla responsabilità di chi promuove tali asset, specialmente quando il nome di una figura pubblica come Trump è coinvolto.

Nonostante le enormi perdite subite dalla maggior parte degli investitori, alcuni attori hanno sicuramente tratto profitto da questa operazione. La Trump Organization, insieme ai suoi partner, ha guadagnato ingenti somme attraverso le commissioni di transazione. Chainalysis stima che circa cento milioni di dollari siano stati incassati solo in commissioni di transazione nel primo mese di attività della criptovaluta. Questo significa che, mentre gli investitori hanno perso in media 20 dollari per ogni dollaro guadagnato dall’emittente, la Trump Organization ha realizzato profitti considerevoli semplicemente per aver immesso $Trump sul mercato.

Questa situazione solleva interrogativi etici e legali. Gli investitori, attratti dall’immagine di Trump e dalla promessa di guadagni facili, si sono ritrovati in una posizione difficile, sottovalutando i rischi associati alle criptovalute.

In un contesto come quello attuale, è fondamentale considerare la mancanza di regolamentazione nel mercato delle criptovalute. Negli Stati Uniti, dopo la crisi finanziaria del 2008, è stato creato il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB), un ente destinato a proteggere i consumatori dalle frodi finanziarie. Tuttavia, sotto la presidenza di Trump, il CFPB ha subito gravi restrizioni, perdendo gran parte della sua efficacia. La chiusura dell’agenzia ha lasciato i consumatori privi di una protezione adeguata contro pratiche di mercato ingannevoli.

Quando è stato chiesto a Jay Powell, presidente della Fed, chi avrebbe vigilato contro le frodi finanziarie, la sua risposta è stata che non ci sono altri regolatori federali con l’autorità per farlo. Questa lacuna ha creato un terreno fertile per attività speculative e potenzialmente fraudolente nel mercato delle criptovalute, dove gli investitori più vulnerabili possono facilmente essere sfruttati.

Il futuro di $Trump e di altre criptovalute simili rimane incerto. Mentre molti investitori hanno già subito perdite significative, la lezione da trarre è che il mercato delle criptovalute è intrinsecamente rischioso e non adatto a tutti. La speculazione può portare a guadagni rapidi, ma altrettanto rapidamente può ridurre in miseria chi non è preparato ad affrontare la volatilità.

In un contesto economico in continua evoluzione, è fondamentale che gli investitori siano ben informati e consapevoli dei rischi prima di impegnare il proprio denaro in asset digitali. La storia di $Trump è solo un capitolo in un libro più ampio che narra le sfide e le opportunità del mondo delle criptovalute, un mondo dove il potere di attrazione di un nome noto può rivelarsi tanto affascinante quanto ingannevole.

Redazione Cryptohack

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