Secondo gli utenti appassionati, la nuova PS5 in versione “slim” di Sony presenta pochi vantaggi, anche se una console un po’ più piccola è sempre un cambiamento gradito.
Sin dall’adorabile PS One, in molti hanno sempre manifestato un debole per le console rinnovate e snellite di Sony.
E se c’è mai stata una PlayStation che aveva bisogno di un (ri)tocco di luce, questa è la PS5.
L’obelisco bianco e nero di Sony è una console gigantesca con un design con cui si impara a convivere più che ad amare.
L’idea di correggere il design della PS5 come Sony ha fatto con la PlayStation 3 in stile griglia di George Foremanera un’idea più che azzeccata, ma quello che abbiamo ora con la nuova PlayStation 5 da 499,99 dollari e la nuova PlayStation 5 Digital Edition da 449,99 dollari sono delle strane mezze misure.
Dal punto di vista del design, la nuova PS5 “slim” è effettivamente più piccola. Sony afferma che il volume è stato ridotto di “oltre il 30%”, ma da vicino e di persona gli utenti alternano sensazioni di “Oh sì, è molto più piccola” a “Ok, è più piccola… ma è comunque un bestione!”.
Le curve e i contorni sinuosi della nuova PS5 possono farvi cambiare opinione sul suo design di minuto in minuto, a seconda dell’angolazione da cui la osservate. È un effetto collaterale di un design così pignolo e affollato (e per molti, secondo i commenti nel web, anche leggermente brutto).
La slim appare più raffinata della sorella maggiore, che invece sembra più goffa, grazie alle coperture bianche più corte, alla curva superiore concava e alle linee del pannello che tagliano i lati e dividono le finiture lucide da quelle opache.
Tuttavia, la nuova PS5 prende anche alcune decisioni di design davvero strane: l’unità disco sembra ancora di più una strana escrescenza che sporge dal lato della console, la mancanza di alette di ventilazione nella parte superiore fa sembrare le sue fessure simili a quelle di un prototipo o incomplete e i piedini a forma di orecchie di gatto per appoggiarla orizzontalmente sono uno scherzo per un “supporto” incluso.
La console si regge da sola in verticale, ma se si vuole avere la certezza che non si ribalti, il supporto verticale è acquistabile a 29,99 dollari. La PS5 originale invece aveva un supporto convertibile per la posizione orizzontale e verticale.
Ma la nuova PS5 ha almeno qualcosa in più rispetto alle strane scelte di design di Sony: ora ha 1 TB di memoria integrata (rispetto agli 825 GB dell’originale) e due porte USB-C frontali invece di una USB-C e una USB-A.
L’unico altro vantaggio tangibile è che la posizione del pulsante di espulsione dell’unità disco rimovibile significa che finalmente possiamo smettere di confondere i pulsanti di accensione e di espulsione, troppo simili dai tempi della PS4.
Per quanto riguarda l’unità disco rimovibile, devo riconoscere che Sony ha reso facile staccare o attaccare l’unità senza l’ausilio di alcuno strumento (è persino più facile dell’aggiunta di un’unità SSD M.2 alla PS5, che fortunatamente è ancora possibile).
Tuttavia, ci si chiede anche – soprattutto chi aveva acquistato la versione originale: perché?
Certo, chi ha il rimorso dell’acquirente per la sua Digital Edition PS5 può semplicemente procurarsi un’unità disco e aggiungerla da solo, ma finirà per pagare di più, dato che la Digital Edition costa ora 449,99 dollari e l’unità aggiuntiva 79,99 dollari.
Inoltre, per configurare l’unità disco è necessaria una connessione a Internet, come riportato per la prima volta il mese scorso, anche se l’unità disco viene fornita con la console.
Configurare la console senza internet? Potrebbe essere improbabile per la maggior parte delle persone, ma se vi trovate in questa situazione, non potrete giocare a nulla finché non vi connetterete almeno una volta ai server di Sony.
Gli utenti segnalano anche che il ripristino di fabbrica della console richiede una connessione a Internet per disaccoppiare correttamente l’unità disco, il che solleva la questione di cosa succede se si vende o si acquista un’unità di seconda mano che non è stata disaccoppiata.
Il problema dell’unità disco della PS5 slim, unito ad alcune decisioni di design più strane, rendono questa nuova versione “slim” un aggiornamento di metà ciclo piuttosto confuso.
A parte le dimensioni ridotte, il modesto upgrade dello spazio di archiviazione e la riorganizzazione delle porte, questo aggiornamento sembra fare più comodo a Sony che ai suoi clienti, spingendoli a pagare di più per gli accessori.
Quindi, se possedete una PS5 originale, non c’è quasi nessun motivo per fare l’upgrade, e se state acquistando oggi: non c’è davvero nulla di male a scegliere ancora la PS5 “grassa”, almeno finché la slim non diventerà l’unica opzione.
Uno studio dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) stima che circa il…
Guida al Black Friday 2024: scopri come sfruttare le offerte in modo intelligente, evitando trappole…
Critiche per lo spot natalizio 2024 di Coca-Cola, realizzato interamente con intelligenza artificiale: innovazione o…
Scopri le differenze tra ChatGPT, Gemini e Microsoft Copilot: caratteristiche, funzionalità e consigli per scegliere…
L'azienda ha subito commentato quella che può sembrare una vera istigazione al suicidio. Si tratta…
La DeFi permette di effettuare transazioni direttamente tra utenti, prestare o prendere in prestito denaro,…