Oggi, le organizzazioni si trovano ad affrontare un numero crescente di minacce informatiche e ad avere una superficie di attacco sempre più ampia. Per far fronte a tali sfide, le aziende devono adottare tecnologie e strategie all’avanguardia e prendere decisioni mirate a prevenire, rilevare e mitigare le minacce.
Per assistere le aziende nel rafforzare le loro capacità di sicurezza informatica, gli esperti di sicurezza hanno sviluppato modelli concettuali, tra i quali la piramide del dolore. Esaminiamo come essa possa contribuire al rilevamento e alla mitigazione delle minacce.
Nel settore della sicurezza informatica e del rilevamento delle minacce, un Indicatore di Compromissione (IOC) rappresenta una prova che un attacco informatico, come ad esempio un’intrusione o una violazione dei dati, si sia verificato. Gli esperti forensi digitali, proprio come gli investigatori che raccolgono indizi dalla scena del crimine, cercano gli IOC per capire come l’attacco sia avvenuto e chi ne sia stato responsabile.
La piramide del dolore è un modello concettuale che aiuta a comprendere le minacce alla sicurezza informatica organizzando gli IOC in sei diversi livelli. David J. Bianco, un esperto di sicurezza informatica, ha formalizzato questa idea nel suo articolo “La Piramide del Dolore” nel 2013. In essa, i sei livelli degli IOC sono organizzati in ordine di gravità per gli aggressori qualora la vittima li scoprisse, partendo dal meno doloroso al più doloroso:
Gli indicatori, a loro volta, costituiscono solo una delle forme di rilevamento delle minacce nel campo della sicurezza informatica. Esistono quattro tipi principali di rilevamento delle minacce:
La piramide del dolore offre una struttura utile per comprendere le minacce alla sicurezza informatica e per organizzare gli indicatori di compromissione in ordine di serietà. Riconoscere l’importanza degli IOC di alto livello può aiutare gli analisti a concentrarsi sui segni più rivelatori di attacchi informatici e a limitare i danni potenziali.
Apple introduce la sua intelligenza artificiale: ecco tutti i dispositivi su cui è disponibile e…
Oggi, 31 marzo, è la Giornata mondiale del backup, un promemoria per adottare buone abitudini…
OpenAI è stata costretta a porre dei limiti alla generazione di immagini su ChatGPT per…
Google ha lanciato la funzione AI Overview in Italia e in altri otto paesi europei:…
Entro il 2028, autori ed editori potrebbero affrontare una perdita di 22 miliardi di euro…
Due studi di OpenAI e MIT Media Lab hanno analizzato le interazioni tra utenti e…