L’E3 (Electronic Entertainment Expo) non tornerà mai più? È una domanda che i fan dei videogiochi, soprattutto quelli con qualche anno in più sulle spalle, tendono a farsi ogni estate dal 2020 in poi. Dopo l’edizione del 2019, infatti, la fiera Losangelina, che per anni è stata la più importante del settore, è stata messa in standby a tempo indeterminato, anche per colpa dei danni causati dalla pandemia di Covid-19.
La magia dell’E3
Anche senza la meravigliosa cornice del Los Angeles Convention Center, il mondo dei videogiochi ha continuato ad andare avanti, riempiendo il mese di giugno con altri appuntamenti, dalla Summer Game Fest di Geoff Keighley agli eventi di presentazione organizzati da Sony, Microsoft e Nintendo. Alternative senz’altro valide, che però non riescono a restituire appieno la magia che si respirava durante l’E3.
Forse a mancare è l’atmosfera da evento unico e imperdibile, alla quale contribuiva la spettacolarità di quel che accadeva sul palco, tra ospiti speciali (non sempre azzeccati, a onor del vero) e protagonisti del mondo videoludico pronti a trasmettere tutta la loro passione. Indimenticabile, per esempio, Shigeru Miyamoto, il papà di Mario e Zelda, che arriva sul palco con lo scudo e la spada di Link o, più di recente, il discorso appassionato del creatore di Unravel.
Un ritorno tanto atteso quanto improbabile
È quindi comprensibile che tanti videogiocatori auspichino un ritorno in pompa manga dell’E3, che però al momento appare come un’eventualità remota. Secondo un report della Los Angeles City Tourism Commission, la kermesse non andrà in scena né nel 2024 né nel 2025 o quantomeno la città non si aspetta che ciò avvenga.
Il tutto è abbastanza strano, soprattutto considerando che negli scorsi mesi ESA, l’organizzazione che da sempre gestisce l’E3, aveva annunciato una partnership con ReedPop, compagnia di intrattenimento coinvolta nella gestione di eventi “nerd” come il Comic-Con di New York e la Penny Arcade Expo, che avrebbe dovuto occuparsi dell’edizione 2023 della conferenza losangelina. Ciò non è avvenuto, perché la kermesse è stata cancellata, apparentemente a causa del tempo materiale a disposizione, troppo poco per consentire agli sviluppatori di mettere a disposizione delle demo giocabili (da sempre uno dei fiori all’occhiello dell’E3). Un’eventuale cancellazione delle prossime due edizioni potrebbe implicare la presenza di problemi ancora più gravosi da risolvere, oppure la volontà di spostare l’evento in una città diversa da Los Angeles.
Per ora non ci sono certezze e per avere un filo di speranza non resta altro da fare che aggrapparsi alle parole che ESA ha rivolto al portale The Verge in passato. “Al momento stiamo valutando la possibile organizzazione del prossimo E3 (e dei successivi) e non è ancora stata presa una decisione definitiva sull’evento”.