L’intelligenza artificiale contro i disturbi alimentari, è italiana la prima app

L’intelligenza artificiale contro i disturbi alimentari: scopri “mySMART Diary”, la prima app italiana pensata per supportare medici e pazienti nel trattamento dei disturbi alimentari

L’intelligenza artificiale (IA) si sta rapidamente affermando come un motore essenziale per lo sviluppo sostenibile della società, con impatti positivi e concreti in settori sempre più in difficoltà, primo fra tutti la sanità. Questo è il messaggio principale emerso durante l’incontro svoltosi nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, dove esperti del mondo dell’innovazione e rappresentanti politici, tra cui esponenti di diversi partiti (da Fratelli d’Italia al Partito Democratico), si sono riuniti per il lancio di un progetto innovativo: “mySMART Diary”.

L’intelligenza artificiale contro i disturbi alimentari: ecco l’applicazione

Si tratta di una web app, la prima del suo genere a livello internazionale, sviluppata dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale per supportare psicologi, psichiatri e neuropsichiatri infantili nella gestione e nel trattamento di pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare (DCA).

MySMART Diary si propone di diventare un alleato fondamentale per i professionisti della salute mentale che lavorano con pazienti, in particolare adolescenti, affetti da disturbi alimentari. Questo tipo di patologia è in aumento negli ultimi anni e sta colpendo in modo sempre più precoce, spesso tra i 12 e i 14 anni.

L'intelligenza artificiale contro i disturbi alimentari, è italiana la prima app
L’intelligenza artificiale contro i disturbi alimentari, è italiana la prima app – Pexels @Adrienn – Cryptohack.it

 

In Italia, i numeri sono allarmanti: secondo i dati del Ministero della Salute, circa 3 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari e, solo nel 2023, si sono registrati 3.780 decessi collegati a queste problematiche. I disturbi alimentari rappresentano la seconda principale causa di morte tra i giovani, subito dopo gli incidenti stradali.

L’applicazione è già pronta per essere utilizzata a partire dal reparto di psicoterapia dei servizi psichiatrici del Canton Grigioni, in Svizzera, e dall’Azienda Usl di Bologna. Questo la rende un esempio concreto di come l’intelligenza artificiale possa mettersi al servizio della sanità, offrendo nuove risorse per migliorare la gestione di condizioni complesse come i disturbi alimentari.

La funzione principale della web app è quella di fungere da diario alimentare digitale. Il paziente può utilizzare il proprio smartphone per tenere traccia dei propri comportamenti alimentari e delle emozioni che li accompagnano. L’app consente di registrare non solo ciò che si è mangiato, ma anche quale evento o emozione ha scatenato quel comportamento, come una lite o un conflitto interiore. Questo meccanismo genera un “trigger” che attiva l’intelligenza artificiale.

Una volta attivata, l’intelligenza artificiale propone al paziente la lettura di una storia o la visione di un episodio di una serie televisiva, scelti in base alle informazioni fornite in precedenza. Questo passaggio ha lo scopo di stimolare il paziente a riflettere sul significato della storia o del contenuto visivo e ad immedesimarsi nei personaggi, spingendolo a considerare cosa avrebbe fatto al loro posto. In questo modo, si favorisce un processo di mentalizzazione, ovvero la capacità di comprendere i propri pensieri e emozioni, nonché quelli degli altri.

Uno degli aspetti più innovativi di mySMART Diary è che l’intelligenza artificiale non si limita a fornire consigli o suggerimenti, ma sviluppa una comprensione più profonda delle risposte emotive e cognitive del paziente. Attraverso questo continuo dialogo, l’IA elabora un profilo di mentalizzazione, che viene poi visualizzato su una dashboard a disposizione del terapeuta. Questo strumento offre al medico una visione più chiara dello stato mentale del paziente e facilita la valutazione clinica, aiutando a stabilire un legame più profondo tra terapeuta e paziente, anche a distanza.

Secondo Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, il successo di un progetto di questo tipo richiede una stretta collaborazione tra diversi attori sociali, inclusi università, aziende, il mondo della ricerca e la politica. “Se oggi non si basa sulla politica un percorso di rilancio del valore sociale della tecnologia come strumento a supporto delle persone, stiamo lavorando con una mano legata dietro alla schiena”, ha spiegato Epifani.

Durante il convegno è emerso chiaramente come la politica sia pronta a collaborare con il mondo dell’innovazione per sostenere progetti che mettono l’intelligenza artificiale al servizio della comunità. Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari sociali al Senato, ha sottolineato l’importanza di iniziative come mySMART Diary, che dimostrano come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per il bene comune. Zullo ha espresso anche qualche preoccupazione sulle potenziali derive negative dell’IA, ma ha riconosciuto che app come questa mostrano chiaramente il lato positivo e il potenziale della tecnologia nel campo della medicina predittiva.

Zullo ha inoltre ricordato come la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, abbia sollevato per la prima volta il tema dell’intelligenza artificiale al G7 in Puglia, evidenziando la necessità di umanizzare l’IA, rendendola uno strumento a servizio dell’uomo, e non solo una fredda tecnologia.

Simona Malpezzi, senatrice del Partito Democratico e vicepresidente della commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza, ha elogiato l’iniziativa, sottolineando come l’innovazione tecnologica possa essere un valido alleato per affrontare problemi gravi come i disturbi alimentari, che oggi rappresentano una delle principali emergenze sanitarie tra i giovani. Malpezzi ha anche invitato la politica a essere più attenta e proattiva nell’ascolto di chi propone soluzioni innovative, affinché progetti come mySMART Diary possano superare gli ostacoli burocratici e normativi che spesso ne rallentano l’adozione.

Malpezzi ha anche richiamato l’attenzione su alcuni aspetti critici legati all’adozione di nuove tecnologie in ambito sanitario. In primo luogo, ha evidenziato come la mancanza di risorse sia uno dei principali ostacoli alla diffusione di strumenti innovativi. Questo problema richiede un intervento coordinato tra governo e regioni per garantire che vengano stanziate risorse adeguate.

Un’altra sfida è rappresentata dalla mancanza di linee guida uniformi a livello nazionale per quanto riguarda il trattamento dei disturbi alimentari. Ogni regione tende ad adottare politiche e approcci differenti, rendendo difficile la creazione di un sistema sanitario omogeneo e integrato. Infine, Malpezzi ha menzionato le difficoltà legate alle normative europee sul digitale, che a volte bloccano l’adozione di tecnologie avanzate a causa di regolamenti non del tutto chiari.

MySMART Diary è stato realizzato grazie alla collaborazione con Microsoft Italia, che ha fornito la piattaforma di intelligenza artificiale, e con Almawave, che ha sviluppato l’applicazione, incluse le interfacce conversazionali e la dashboard di analisi. Il progetto ha coinvolto anche altri partner di rilievo come Deda.Next, DXC Technology Italia, R1 Group e Sopra Steria, tutti impegnati nella promozione della sostenibilità digitale.

Questo progetto rientra nell’iniziativa degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale, promossa dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale, che mira a supportare le grandi aziende pubbliche e private nella comprensione di come la trasformazione digitale possa contribuire alla sostenibilità sociale ed economica.

In conclusione, mySMART Diary rappresenta un esempio virtuoso di come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per affrontare sfide complesse in ambito sanitario, offrendo un supporto concreto ai medici e ai pazienti. Questo progetto dimostra che, attraverso la collaborazione tra innovazione, tecnologia e politica, è possibile trovare soluzioni efficaci per migliorare la qualità della vita delle persone, promuovendo al contempo uno sviluppo sostenibile e inclusivo della società.

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