Il motivo è ignoto. Non si sa cosa sia accaduto. Certo, a pensare male potrebbe essere stata una mossa del governo di Pechino
Cercasi bandiera di Taiwan sugli smartphone Huawei in Italia. Già, proprio così. Nessuno scherzo, ma è tutto vero. Come riporta il Corriere della Sera (che riprende la notizia della testata online D.Day.it), chi possiede in Italia uno smartphone Huawei, aggiornato all’ultimo sistema EMUI 14.2, potrebbe essersi accorto di un fatto strano. Quale? La scomparsa della bandiera di Taiwan dalla tastiera delle emoji. Cosa, tra l’altro, avviene da tempo in Cina. Naturalmente, il motivo è ignoto. Non si sa cosa sia accaduto. Certo, a pensare male (e a pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina) potrebbe essere stata una mossa del governo di Pechino. Dare un segnale anche all’estero sull’isola ribelle: tutto questo attraverso l’azienda cinese Huawei. Può essere, ma chissà.
Anche perché chi ipotizza che, in realtà, potrebbe trattarsi di un errore tecnico, un bug: la versione della tastiera Microsoft SwiftKey del mercato cinese sarebbe finita sulle versioni internazionali per errore. Anche perché sono in tanti a domandarsi come mai soltanto adesso il colosso cinese del tech abbia deciso di rimuoverla. Soprattutto perché è presente sulle tastiere internazionali da molti anni.
Da segnalare che non è per altro la prima volta che accade. Infatti, il 2 ottobre 2000 il programmatore taiwanese Chang Chung-Yen si accorse che la bandiera del suo Paese, diversamente da tutte le altre, era stata rimossa dal sistema operativo Red Hat Linux 8.0. Non solo. Fate attenzione: Chang Chung-Yen scoprì che il fatto si era verificato intenzionalmente. In sostanza, fu riscostruito che Red Hat non subì pressioni dal governo cinese, ma decise di rimuovere la bandiera per timore che la Cina potesse bloccare il rilascio o che i cinesi potessero sentirsi offesi da quel simbolo. E c’è un perché: la bandiera di Taiwan è stata la bandiera di tutta la Cina dal 1928 al 1949 e per questo non è amata anche da molti indipendentisti taiwanesi che sottolineano come rappresenti l’intera Cina. Da qui Red Hat fu boicottata.
Non solo. Nel 2010 Google su richiesta di Pechino tolse la bandiera di Taipei come opzione per selezionare nazionalità e lingua per conformarsi alle normative locali. Invece, nel 2018 toccò ad Apple, che fece sparire il sole bianco dai dispositivi venduti in Cina.
Detto questo, la rimozione della bandiera di Taiwan è visibile agli utenti. Anche perché tra le emoji c’è un buco. Infatti, i simboli non sono scalati, ma sono tutti rimasti al loro posto, tranne la bandiera di Taiwan che è sparita. Qui, però, c’è una spiegazione: le emoji sono gestite insieme in un unico file chiamato Sprite che le identifica con due coordinate. Per rimuovere un emoji facendo scalare tutti gli altri simboli, le coordinate di tutti dovrebbero cambiare. Rimuovendo chirurgicamente un simbolo invece, lasciando cioè un buco, tutto rimane com’è. Microsoft avrebbe scelto questa seconda opzione. Ma allora Microsoft ha qualcosa a che fare con questa misteriosa sparizione? Non è chiaro. Resta il mistero di che fine abbia fatto la bandiera di Taiwan.
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