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Intelligenza Artificiale

Meta presenta AudioCraft, l’iintelligenza artificiale che genera musica

L’intelligenza artificiale (IA) ha aperto porte in diversi campi, grazie all’uso di algoritmi sofisticati e tecnologie avanzate, l’IA è ora in grado di interagire con la musica in modi sorprendenti, come ad esempio la creazione di melodie originali, l’analisi di composizioni esistenti e l’adattamento di generi musicali.

L’IA può anche essere utilizzata per generare suoni artificiali e melodie uniche che offrono un approccio innovativo alla creazione musicale. E mentre alcune persone potrebbero trovare questo aspetto della musica generata dall’IA casuale o scherzoso, è innegabile che stia aprendo nuove strade creative e stimolanti.

Quindi, anche se a volte potrebbe sembrare che l’IA stia mettendo i musicisti umani in competizione, in realtà offre loro nuovi strumenti per sperimentare e ampliare le loro capacità artistiche. In definitiva, la musica e l’intelligenza artificiale stanno collaborando per creare combinazioni uniche e affascinanti che potrebbero ridefinire il modo in cui percepiamo e facciamo musica.

La rinomata società Meta ha presentato il suo ultimo modello di intelligenza artificiale open-source chiamato AudioCraft, una mirabile innovazione che consente agli utenti di creare straordinaria musica e suoni sfruttando esclusivamente la potenza dell’IA generativa.

Questa straordinaria creazione è composta da tre sofisticati modelli di IA, ognuno dei quali si focalizza su differenti aspetti della generazione del suono, aprendo così nuovi ed entusiasmanti orizzonti nel campo della composizione musicale.

MusicGen e AudioGen, come il noto ChatGPT, consentono agli utenti di inserire istruzioni testuali per generare clip audio grazie all’intelligenza artificiale. EnCodec, al contrario, supporta le altre due funzionalità senza essere accessibile direttamente.

AudioCraft, l’intelligenza artificiale che crea brani senza limiti

Nel recente annuncio sul blog ufficiale di Meta, accessibile tramite il link fornito alla fine della pagina, è possibile ascoltare alcuni esempi di clip audio creati con AudioCraft. È evidente che l’azienda ha scelto gli esempi di qualità superiore per mostrare le potenzialità dell’AI. Alcuni media internazionali, come i colleghi di The Verge, hanno avuto l’opportunità di testare direttamente questa tecnologia e hanno fornito feedback generalmente positivi, anche se quando si tratta di riprodurre strumenti analogici è più facile percepire l’elemento artificiale.

Foto | gremlin @Canva – cryptohack.it

Non è ancora del tutto chiaro se l’AI sarà in grado di comporre vere e proprie canzoni di successo. Tuttavia, strumenti come AudioCraft, sviluppato anche da giganti come Google con il suo MusicLM, potrebbero trovare applicazioni interessanti nella creazione di musica di sottofondo per negozi, ascensori, call center e così via. Tuttavia, Meta ha una visione ancora più audace: crede che AudioCraft possa diventare un nuovo strumento musicale digitale, come avvenne con i sintetizzatori diversi decenni fa.

Al momento, però, siamo lontani da questo scenario e la qualità dei set di dati è un elemento fondamentale. Meta afferma che MusicGen è stato addestrato principalmente con un database di musica occidentale poco variegato e spera che rendendolo open-source, i ricercatori indipendenti possano contribuire con dati più diversificati. Inoltre, la complessità stessa della generazione di clip audio è notevole: milioni di azioni dell’AI sono coinvolte, a differenza delle “solo” migliaia necessarie per generare semplici testi.

In conclusione, nonostante i progressi, rimane ancora molto lavoro da fare e gli sviluppi futuri dipenderanno da come verranno affrontate le sfide attuali. Tuttavia, lo sviluppo di AudioCraft e tecnologie simili rappresenta un passo avanti significativo nel campo della creazione musicale guidata dall’intelligenza artificiale.

Da Mozart a AI: come AudioCraft sta rivoluzionando il processo di composizione musicale

I tre modelli che costituiscono il cuore di AudioCraft rappresentano un avveniristico passo avanti nel settore:

MusicGen: attraverso l’elaborazione di input testuali, questa straordinaria IA è capace di generare stupende composizioni musicali. Per conseguire simili risultati, è stata addestrata su un vastissimo archivio di “20.000 ore di musica unica di proprietà di Meta o adeguatamente autorizzata per questo scopo”.

AudioGen: sfruttando la potenza della sua intelligenza artificiale, AudioGen è in grado di creare incredibili esperienze sonore partendo da prompt scritti, riproducendo con straordinaria fedeltà una vasta gamma di suoni realistici, come ad esempio l’abbaiare di un cane o il passo felpato di un animale. Questo rivoluzionario modello è stato addestrato sugli effetti sonori pubblici, garantendo un risultato di altissima qualità.

Una versione ulteriormente perfezionata del decoder EnCodec di Meta: questa eccezionale caratteristica consente agli utenti di creare suoni con una quantità sensibilmente ridotta di artefatti, tipici di una manipolazione eccessiva dei file audio. Grazie alla sua straordinaria qualità, EnCodec rappresenta senza dubbio uno strumento indispensabile per ogni creatore di musica o suoni.

AudioCraft è destinato a rivoluzionare il modo in cui i creatori esprimono la loro arte musicale e sonora, aprendo le porte ad una nuova era di possibilità creative e ispirando generazioni di artisti.

Il suono prodotto dalla piattaforma AudioCraft è stato oggetto di attenta valutazione da parte dei media, i quali hanno potuto ascoltare alcuni esempi audio. I rumori generati, come i fischi, le sirene e i canti, sono risultati sorprendentemente naturali. Tuttavia, i suoni delle corde della chitarra presenti nelle canzoni avevano ancora un’aura artificiale, nonostante la loro somiglianza con la realtà.

Nonostante Meta non sia la prima azienda a sperimentare con l’uso dell’intelligenza artificiale nella musica, i suoi sforzi innovativi si distinguono. Google, ad esempio, ha creato MusicLM, un’imponente tecnologia basata su modelli di linguaggio che genera minuti di suono a partire da prompt di testo. Alcuni artisti, come Grimes, hanno persino incoraggiato le persone a utilizzare le loro voci nella creazione di brani musicali generati dall’IA. Il progetto AudioCraft, insieme ad altre iniziative di generazione musicale basate sull’intelligenza artificiale, si basa su testi e una vasta libreria di dati sonori.

Sebbene, al momento attuale, AudioCraft sembri essere in grado di essere utilizzato principalmente per creare musica ambientale o brani di riempimento, Meta è convinta che il suo nuovo modello possa aprire la strada a un’intera nuova ondata di canzoni, proprio come i sintetizzatori hanno rivoluzionato la musica una volta che sono diventati popolari. La società è consapevole delle sfide che si pongono nella creazione di modelli di intelligenza artificiale capaci di generare musica e ha dichiarato che per AudioCraft è necessario il supporto dell’open source, allo scopo di diversificare i dati utilizzati per il suo addestramento. Questo consentirebbe una continuità di miglioramento e sviluppo, conducendo a risultati sempre più sorprendenti e autentici.

Il problema delle questioni legali e dei diritti d’autore nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) ha sollevato preoccupazioni sia tra le case discografiche che tra gli artisti. Esiste il timore che i modelli di IA possano utilizzare materiale protetto da copyright per il proprio addestramento. Prima che il “sintetizzatore” di Meta prenda il via in un tour, sarà necessario trovare un modo per attirare i fan che desiderano ascoltare non solo musica di sottofondo, ma anche nuove canzoni create interamente da una macchina.

Dalma Bonaiti

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