Gli NFT generati al computer e creati dall’artista ungherese Vera Molnár in collaborazione con Martin Grasser sono stati venduti in meno di un’ora durante la Dutch Auction di Sotheby’s del 26 luglio scorso, per un totale di 631 Ether, ovvero 1,2 milioni di dollari.
Themes and Variations presenta 500 collectibles generati attraverso una combinazione algoritmica di 170 palette di colori e griglie ricorsive. Gli acquirenti sono stati assegnati in modo casuale a una delle 500 opere d’arte generative.
L’opera è la riflessione personale di Vera Molnár sulla sua pratica pluridecennale con la machine imaginaire nel bel mezzo di un imprevisto boom dell’arte digitale portato avanti dall’introduzione degli NFT.
Themes and Variations è un’espansione del protocollo generativo 2% d’ordre di Molnár che esplora il potere della griglia e la casualità del colore.
“Ho dato il titolo Theme and Variations all’ultimo progetto con le lettere N, F e T a cui sto lavorando per il mio primo e unico progetto di arte generativa di lunga durata” afferma l’artista.
La collezione ha superato i 589 ETH in termini di volumi scambiato sui mercati secondari come OpenSea e, al momento della pubblicazione, il floor price di Themes and Variations è aumentato di oltre 100% rispetto alla media di 1,52 ETH registrata poco dopo il termine della vendita.
Per commemorare la sua prima serie di arte generativa long form sulla blockchain, l’artista ha firmato 25 libri d’artista esclusivi che saranno formiti ai primi 25 acquirenti di Themes and Variations entro l’autunno 2023 (disponibili per gli acquirenti iniziali che sono ancora in possesso dell’opera entro l’uscita del libro).
L’asta si è aperta con un prezzo di partenza di 20 ETH, che è il prezzo massimo a cui ogni oggetto può essere acquistato. Il prezzo è sceso con incrementi di 0,1 ETH ogni 15 secondi, finché gli oggetti non sono esauriti.
Vera Molnár è nata a Budapest nel 1924 e risiede a Parigi; ha iniziato a dimostrare la sua maestria nell’esplorare il potenziale creativo della computer art sin dagli anni ’50, esplorando il metodo della machine imaginaire dal 1959 al 1968.
È entrata poi nel settore dell’arte algoritmica e ha iniziato a produrre disegni al computer, co-sviluppando anche il programma software Molnart con il marito.
Con il progetto 2% of disorder in co-operation e, ora, con Themes and Variations, è riuscita a portare la sua arte nel mondo delle crypto e degli NFT, dimostrando una continua evoluzione della sua pratica artistica.
Ispirata dalla geometria, dalla forma e dal disordine sistemico, Molnár esplora lettere che evocano un sentimento personale e l’ultima collezione da lei creata è un’espansione del protocollo generativo 2% d’ordre che esplora il potere della griglia e la casualità del colore.
La collezione “Themes and Variations” si basa su un sistema algoritmico scritto in JavaScript che opera direttamente sul browser, focalizzandosi su tre principi fondamentali: forme delle lettere, colore e composizione.
Vera Molnár ha collaborato con Martin Grasser, un artista, designer e tipografo statunitense. Il suo lavoro si basa su un processo orientato ai sistemi, focalizzato sull’astrazione e la traduzione, che genera un corpo di opere diversificato e in continua evoluzione.
Il progetto è stato realizzato da un team di artisti, designer e sviluppatori: Arsh, Audrey Chen, Laksh Arora, Zrinka Buljubašić e V.E. Chen.
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