Chiedere un prestito tramite gli Nft è una possibilità concreta e da poco è diventato più semplice e accessibile. Sul marketplace Blur, infatti, è stato inaugurato un nuovo protocollo di lending peer-too-peer chiamato “Blend”.
Blend permette agli utenti di usare gli Nft come garanzia per ricevere un prestito, ma anche ottenere in prestito un token non fungibile in cambio di liquidità. Il tutto è gestito tramite un sistema di offerta off-chain che permette agli utenti di entrare in competizione per quanto riguarda i tassi offerti. Secondo quanto riferito tramite un comunicato ufficiale, i prestiti di Blend hanno tassi fissi e nessuna scadenza. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che i mutuatari possono esaurire le proprie posizioni in qualsiasi momento. Anche i prestatori sono liberi di rescindere il prezzo innescando nuove aste, con lo scopo di trovare un nuovo creditore o un nuovo tasso più competitivo.
Per usare Blend, che non prevede commissioni di alcun tipo per le parti, è necessario possedere il token BLUR. Una volta soddisfatto questo requisito, non ci sono molti limiti a quel che si può prendere in prestito. Come sottolinea il comunicato di Blu, il lending rappresenta uno dei pochi modi accessibili per entrare in possesso di una collezione di Nft intera, senza doverla pagare tutta in un’unica soluzione. Questa novità potrebbe portare una ventata d’aria fresca al settore e risollevarlo un po’. Come riportato dal sito NonFungible, infatti, negli ultimi sei mesi il mercato degli Nft ha subito un crollo tutt’altro che trascurabile dei volumi di vendita.
Blend è stato creato da Blur con il supporto della compagnia di investimenti Paradigm. Alcuni utenti hanno elogiato la novità, definendola un importante passo avanti per il settore degli Nft. Altri sono un po’ più critici e vedono in questa mossa null’altro che un tentativo di distogliere l’attenzione della community dalla situazione difficile affrontata dal mercato degli Nft negli ultimi mesi. Ad aprile, in particolare, i venditori sono stati molto più numerosi degli acquirenti, segno evidente che qualcosa nel meccanismo potrebbe essersi inceppato.
Oltre a Blur, anche altre realtà hanno messo in atto delle iniziative atte a movimentare il mercato degli Nft. Sotheby’s, per esempio, ha da poco lanciato un maketplace pensato per “acquistare e vendere opere digitali straordinarie”. Nel progetto sono coinvolti anche alcuni artisti di spicco selezionati a rotazione dagli specialisti della casa d’aste.
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