OpenAI ha lanciato Operator in Europa, un agente AI capace di navigare e operare sul web. Attraverso collaborazioni con Booking, Expedia, Uber e Stubhub, questo servizio intelligente promette di semplificare prenotazioni e compiti complessi, mantenendo sempre il controllo dell’utente
Da oggi, OpenAI ha ufficialmente lanciato Operator in Europa, un agente di intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il web. Questo innovativo strumento è in grado di svolgere compiti complessi, migliorando l’efficienza delle nostre attività quotidiane online. Ma come funziona esattamente e quali sono le sue potenzialità?
Negli ultimi anni, il concetto di Agenti AI ha guadagnato sempre più attenzione. Si tratta di un’evoluzione dell’intelligenza artificiale generativa, che si spinge oltre la semplice risposta a domande, per adottare un approccio proattivo e autonomo. L’obiettivo è quello di automatizzare compiti che variano da semplici prenotazioni a operazioni più articolate, come la ricerca di alloggi o la sintesi di informazioni da fonti diverse. L’idea è di consentire agli assistenti virtuali di diventare non solo strumenti di supporto, ma veri e propri alleati nelle nostre attività quotidiane.
Con Operator, OpenAI fa un passo significativo in questa direzione. Questo sistema si basa su un modello all’avanguardia noto come Computer-Using Agent (CUA), che combina le capacità visive del potente GPT-4o con un raziocinio sofisticato. La vera innovazione di Operator risiede nella sua abilità di interagire con le interfacce grafiche (GUI) comunemente utilizzate, come bottoni, menu e campi di testo. In pratica, l’utente non ha bisogno di preoccuparsi di complessi sistemi di programmazione: basta descrivere il compito e Operator si occuperà del resto.
Operator ha già attivato collaborazioni con importanti aziende come Booking, Expedia, Uber e Stubhub, garantendo così la capacità di rispondere in modo concreto alle esigenze del mercato reale. La possibilità di prenotare voli, hotel o persino di organizzare viaggi diventa quindi un processo semplice e immediato, riducendo il tempo e lo sforzo richiesti.
Sebbene il modello CUA sia ancora in fase di sviluppo e presenti alcune limitazioni, OpenAI ha riportato risultati promettenti. In test condotti su piattaforme come OSWorld, Operator ha raggiunto un tasso di successo del 38,1% per attività di utilizzo completo del computer e del 58,1% su WebArena. Inoltre, per compiti specifici basati sul web, il tasso di successo è salito fino all’87% su WebVoyager. Questi numeri testimoniano il potenziale di Operator nel semplificare le operazioni quotidiane degli utenti.
Uno degli aspetti più rilevanti di Operator è la sua capacità di mantenere l’utente al centro del processo. Infatti, l’agente è progettato per richiedere attivamente l’intervento umano in situazioni delicate, come il cambio di password o la gestione di richieste di sicurezza da parte del browser. Questo approccio non solo aumenta la sicurezza, ma garantisce anche una maggiore fiducia nell’uso di queste tecnologie avanzate.
Il lancio di Operator è iniziato con una fase di anteprima per gli utenti di ChatGPT Pro in Europa, inclusi anche residenti in Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera. Gli utenti possono registrarsi attraverso il sito web dedicato a Operator, operator.chatgpt.com. Questo approccio graduale consente a OpenAI di raccogliere feedback utili per migliorare continuamente le funzionalità dell’agente, prima di un’eventuale estensione della disponibilità a utenti Plus, Team e Enterprise.
Inoltre, OpenAI ha implementato rigide misure di sicurezza per garantire un utilizzo responsabile di Operator, un aspetto cruciale in un momento in cui le tecnologie di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più integrate nella vita quotidiana. Questo approccio è fondamentale per garantire che l’adozione di strumenti così potenti avvenga in un contesto di sicurezza e affidabilità.
Operator rappresenta un passo importante verso una nuova era di interazione con la tecnologia. La sua capacità di eseguire autonomamente flussi di lavoro complessi non solo promette di migliorare l’efficienza per aziende e individui, ma getta anche le basi per un futuro in cui l’intelligenza artificiale sarà sempre più presente nelle nostre vite quotidiane, contribuendo a semplificare e ottimizzare la nostra esperienza digitale.
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