La “modalità per adulti” di ChatGPT rappresenta un cambiamento significativo per OpenAI e il mondo dell’intelligenza artificiale in generale
OpenAI ha annunciato una svolta significativa nelle politiche di utilizzo di ChatGPT, introducendo una maggiore libertà nella generazione di contenuti sensibili. Con la nuova “modalità per adulti”, il chatbot sarà ora in grado di trattare argomenti precedentemente considerati tabù, come scene erotiche e descrizioni di violenza, purché in contesti ritenuti appropriati.
Più libertà, meno censure
Per anni, ChatGPT ha adottato un approccio prudente nei confronti di determinati temi, rifiutandosi di generare contenuti che potessero risultare controversi o offensivi per alcuni utenti. Questa strategia, sebbene mirata a garantire un ambiente sicuro, ha spesso suscitato critiche da parte di coloro che ritenevano l’IA eccessivamente “paternalistica” e limitante.
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Ora OpenAI ha deciso di cambiare rotta, affermando esplicitamente che “nessuna idea è intrinsecamente fuori discussione” e che il chatbot deve essere in grado di esplorare argomenti complessi senza restrizioni arbitrarie. La modifica è stata ufficializzata con l’aggiornamento delle “specifiche del modello”, il documento che regola il comportamento dell’intelligenza artificiale.
Cosa cambia con la nuova politica?
Le nuove regole di OpenAI prevedono una suddivisione dei contenuti in tre categorie principali:
- Contenuti proibiti: restano severamente vietati i materiali che coinvolgono minori in contesti sessuali. Questa è una linea rossa invalicabile per il chatbot, che continuerà a rifiutarsi di fornire qualsiasi risposta su questo tema.
- Contenuti con restrizioni: si tratta di informazioni sensibili, come dati personali o istruzioni per attività illegali. ChatGPT potrà processare questi contenuti solo se utilizzati in modo trasformativo, ad esempio per tradurre documenti o sintetizzare informazioni senza comprometterne la sicurezza.
- Contenuti sensibili in contesti appropriati: questa è la vera novità introdotta da OpenAI. Scene erotiche, rappresentazioni di violenza e altri argomenti precedentemente bloccati saranno ora consentiti se utilizzati in ambiti legittimi come la letteratura, il giornalismo, la ricerca scientifica o la narrazione creativa. Non si tratta di una “licenza senza limiti”, ma di una maggiore flessibilità che permetterà agli utenti di esplorare e discutere una gamma più ampia di temi.
Un chatbot più versatile per scrittori, ricercatori e professionisti
Uno degli obiettivi dichiarati di OpenAI è quello di rendere ChatGPT uno strumento più utile per chi lavora in settori che richiedono un’esplorazione più aperta di argomenti sensibili. Gli scrittori, ad esempio, potranno ora richiedere aiuto per la stesura di scene complesse in romanzi o sceneggiature senza che il chatbot rifiuti automaticamente la richiesta.
Anche i giornalisti e i ricercatori potranno beneficiare della nuova politica, ottenendo risposte più dettagliate su tematiche storiche, criminologiche o sociologiche che in precedenza venivano trattate con estrema cautela. Inoltre, professionisti come medici legali o avvocati che lavorano con documenti delicati potranno utilizzare ChatGPT per analizzare casi e referti senza incontrare ostacoli artificiali.
L’azienda guidata da Sam Altman ha infatti sottolineato che il chatbot non deve “plasmare l’umanità”, ma piuttosto assisterla, lasciando agli utenti la libertà di esplorare idee senza imposizioni morali o ideologiche. Questa nuova direzione si inserisce in un contesto più ampio, che vede molte aziende tech (tra cui Meta e Google) riconsiderare le loro politiche sui contenuti in risposta alle pressioni del mercato e della comunità.
Inoltre, la decisione di rimuovere gli avvisi arancioni che segnalavano contenuti potenzialmente problematici suggerisce un chiaro tentativo di distanziarsi dalle accuse di censura che OpenAI ha ricevuto negli ultimi anni. Sebbene il chatbot possa ancora rifiutarsi di rispondere in alcuni casi, la sua interfaccia sarà meno “cromaticamente aggressiva“, rendendo l’esperienza utente più fluida e meno paternalistica.
GPT-4.5 e GPT-5
Oltre alle modifiche sui contenuti, OpenAI sta preparando il lancio di due nuovi modelli: GPT-4.5 (nome in codice “Orion”) e GPT-5. Il primo dovrebbe arrivare nelle prossime settimane e sarà l’ultima versione del modello senza capacità di “ragionamento avanzato”. GPT-5, previsto per i prossimi mesi, integrerà invece nuove funzionalità che lo renderanno ancora più potente e versatile, con livelli di intelligenza differenziati per utenti gratuiti e abbonati premium.