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Ora ChatGPT ha una “memoria”: ecco cosa può ricordare

L’Intelligenza Artificiale sta facendo passi da gigante, implementando continuamente nuove funzioni e migliorando aspetti che fino a pochi anni fa nessuno avrebbe mai immaginato di poter nemmeno abbozzare.

L’ultimo obiettivo di ChatGPT, la chat di Intelligenza Artificiale Generativa, che ha letteralmente cambiato la vita a milioni di persone, è quello di implementare un’ importante funzione nella chat: la memoria.

L’importanza della memoria per ChatGPT

Ricordare le interazioni precedenti con l’utente sta diventando un obiettivo prioritario per ChatGPT.

Il motivo principale è che, in ottica di un progresso della chat, è importante che quest’ultima possa ricordare che domande gli sono state poste in passato, e le informazioni relative all’utente che sono emerse da eventuali risposte/domande, affinché possano essere immagazzinate e riutilizzate.

In questo modo,  ChatGPT sarà in grado di fornire risposte sempre più accurate e “settate” in base alle caratteristiche ricercate in passato dallo stesso utente, garantendo così un’esperienza migliorata e personalizzata del servizio.

ChatGPT terrà memoria delle informazioni che ci riguardano – Unsplash – cryptohack.it

OpenAI ha fatto un esempio concreto dell’ importanza dell’aspetto mnemonico del servizio: il fatto che la chat sia in grado di ricordarsi del ruolo lavorativo ricoperto dall’utente che sta cercando informazioni.

Questa capacità consentirà a ChatGPT di rispondere alle domande in modo accurato, reperendo solo informazioni inerenti con il setting relativo al lavoro che svolge l’utente in questione, ad esempio: se dovere chiedere un elenco puntato rispetto alle ultime novità del settore tech, sapendo che tale utente è un informatico, ChatGPT riuscirà a fornire risposte ancorate al suo ambito di lavoro: news tech relative al settore informatica, e così via.

Fare in modo che si ricordi di noi e di ciò che chiediamo, consentirà a questo importante strumento di Intelligenza Artificiale, di ottimizzare le risposte alle nostre domande successive.

Bisogna tenere presente, però, che queste informazioni conservate in memoria, saranno utilizzate per addestrare i futuri modelli AI.

Esempi concreti di cosa può ricordare ChatGPT

OpenAI ha voluto specificare ulteriori casi d’esempio per fare capire meglio il concetto ai suoi attuali e futuri utenti, eccoli riassunti:

  • Hai spiegato che preferisci che i riassunti di ogni riunione, con topic ed elenchi puntati, abbiano sempre titolo e introduzione? Lui lo farà di default per le volte future, ricordandosi delle tue preferenze.
  • Lavori in un bar? Quando gli chiederai delle idee per aumentare i clienti, terrà conto della tua attività e ti fornirà delle proposte di contenuti social che trattino di caffè, promo per il bar ecc. senza che tu debba specificarglielo sempre.
  • Sei un docente che sfrutta ChatGPT per la scaletta delle lezioni? Il chatbot terrà sempre presente quanto durano le tue lezioni per fornirti una scaletta lunga a sufficienza per coprire la durata completa della lezione.

I benefici della memoria per gli utenti Enterprise e Team

Quando si utilizza ChatGPT per lavoro è molto utile che il chatbot possa tenere sempre presente il tipo di linguaggio da utilizzare (Tone of Voice aziendale) senza bisogno di specificarlo di volta in volta, ad esempio per la stesura di contenuti come articoli per blog o per i post social.

Inoltre, è utile che tenga immagazzinati alcuni dati relativi al business in questione per poter realizzare dei report mensili: potrai caricare comodamente i tuoi dati nel chatbot e questi verranno tenuti in memoria per consentire a ChatGPT di poter realizzare grafici, o ulteriori materiali, basati su queste informazioni.

Questo può ledere alla privacy degli utenti?

Descritta in questo modo, questa nuova funzionalità mnemonica potrebbe fare storcere il naso a chi invece preferisce partire ogni volta da un foglio bianco perché teme che venga violata la propria privacy da parte dello strumento AI. Ma ci pensa OpenAI a risolvere l’inconveniente facendo leva sul libero arbitrio: l’utente avrà la possibilità di disattivare questa funzionalità di memoria, oppure di optare per delle chat temporanee:

“Se desideri avere una conversazione senza utilizzare la memoria, utilizza la chat temporanea. Le chat temporanee non appariranno nella cronologia, non utilizzeranno la memoria e non verranno utilizzate per addestrare i nostri modelli”

Perciò saranno gli utenti stessi a decidere se le risposte date debbano essere conservate da ChatGPT oppure no, disattivando comodamente la memorizzazione dalle impostazioni.

L’unico caso in cui di default sarà disattivata questa opzione, sarà per i medici, che non potranno beneficiare di questa novità a causa delle informazioni sensibili contenute nelle loro domande.

Inoltre, come ulteriore garanzia della privacy dell’utente, ci sarà la possibilità di indicare al chatbot cosa ricordare e cosa no, in modo tale da avere un controllo sui ricordi conservati. Questo è il percorso corretto per poter eliminare alcune memorie specifiche: Impostazioni > Personalizzazione > Gestisci memoria.

Bisogna tenere presente, però, che l’opzione di memoria sarà attiva di default e andrà disattivata manualmente (il passaggio corretto per poterlo fare è il seguente: Impostazioni > Personalizzazione > Memoria).

Per il momento la funzionalità di memoria è disponibile solo per una piccola parte di utenti ChatGPT gratuiti e plus, che fungeranno da “utenti test” per verificare la sua effettiva utilità e correggere eventuali malfunzionamenti.

Alessia Barra

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