Secondo un report diffuso da CNBC, Google starebbe valutando la possibilità di usare l’intelligenza artificiale per aiutare le compagnie a creare le proprie pubblicità online. L’emittente statunitense avrebbe visionato un documento nel quale il colosso di Mountain View parla dei propri piani per mettere a disposizione dei pubblicitari PaLM 2, il suo ultimo modello linguistico basato sull’Ia e allenato a riconoscere e generare testi in più di 100 lingue. Il suo utilizzo permetterebbe di generare vari asset da usare nelle campagne pubblicitarie.
Ad aprile era circolato un altro report, stilato dal Financial Times, secondo il quale Google avrebbe presto reso possibile creare delle pubblicità assemblando immagini, video e testi. L’azienda sembrerebbe anche intenzionata a usare l’intelligenza artificiale per fornire spunti per i video agli YouTuber. Inoltre, potrebbe integrare un chatbot gestito dall’Ia in app come Play Store, Gmail e Maps per dare una mano agli utenti.
Anche Meta e Amazon stanno sondando le capacità dell’intelligenza artificiale
Anche altri colossi del settore, tra cui Meta, starebbero valutando di mettere a disposizione dei pubblicitari dei toolset basati sull’intelligenza artificiale. La scorsa settimana, l’azienda di Menlo Park ha lanciato AI Sandbox, software pensato proprio per fornire ad alcuni inserzionisti dei primi strumenti potenziati dall’Ia con i quali creare vari contenuti. I feedback che saranno raccolti nelle prossime settimane permetteranno di capire quali modifiche apportare per andare nella giusta direzione. Meta si sta concentrando soprattutto su funzionalità che consentano di generare lo sfondo delle immagini e i testi da utilizzare, così da rendere più facile creare pubblicità diverse per varie fasce di utenti.
Inoltre, da un report pubblicato da The Information emerge che anche Amazon sarebbe al lavoro per fornire agli inserzionisti dei metodi per generare foto e video sul suo sito. Il gigante dell’e-commerce si starebbe anche impegnando nella creazione di uno strumento di ricerca basato su un’intelligenza artificiale, capace di conversare con i clienti, rispondere alle loro domande, aiutarli a mettere a confronto vari prodotti e altro ancora.
Google promette un traduttore universale basato sull’Ia
La scorsa settimana si è svolta Google I/O, la conferenza annuale durante la quale l’azienda di Mountain View è solita presentare tante novità. Nel corso dell’ultima edizione, Big G si è concentrata parecchio sull’intelligenza artificiale e sulle sue applicazioni.
Non solo ha “mostrato i muscoli” di PaLM 2, che ha permesso al chatbot Bard di fare un grande salto di qualità, ma anche svelato al mondo Universal Translator, un software basato sull’Ia che dovrebbe rendere possibile tradurre un video intero da una lingua all’altra, mantenendo inalterati il tono e l’atmosfera del discorso originale. Quella che in passato sarebbe sembrata fantascienza, ora è una realtà sempre più a portata di mano.