Starlink ha presentato all’AGCOM e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un reclamo nei confronti di Telecom, perché l’azienda ostacolerebbe l’introduzione dell’internet veloce della società di Elon Musk. La notizia è stata resa nota dall’agenzia Bloomberg, che ha visionato la documentazione depositata. Nella nota di Starlink si legge che Telecom Italia non ha rispettato le normative che impongono di condividere i dati dello spettro per evitare interferenze di frequenza con le apparecchiature della società.
Starlink è un progetto di internet via satellite sviluppato da SpaceX, l’azienda di Elon Musk, con lo scopo di fornire connessione Internet ad alta velocità tramite una costellazione di satelliti in orbita terrestre bassa. Questi satelliti formano una rete interconnessa che può fornire una copertura Internet globale. L’obiettivo di Starlink è quello di offrire un accesso a Internet anche nelle aree scarsamente servite.
Il servizio di Starlink è stato lanciato in versione beta nel 2020 e offre internet a banda larga da una costellazione di circa 5.000 satelliti. Oggi conta circa 2,6 milioni di clienti.
Il documento inviato ad AGCOM e al Ministero delle imprese da Starlink sottolinea il non sostegno da parte di Telecom nel fornire i dati sullo spettro di frequenze in Italia. Secondo quanto riferito da Starlink, questo potrebbe causare ripercussioni per i servizi della società nel sud dell’Europa e in nord Africa, zone alimentate in parte da apparecchiature situate in Italia. Un portavoce di Tim ha negato la “ricostruzione parziale dei fatti” e sottolineato che ci sono “interlocuzioni tutt’ora in corso”.
Se Telecom Italia non collaborerà, Starlink potrebbe decidere di spostare il proprio investimento dall’Italia, si legge nei documenti depositati. Pare che Telecom Italia abbia “chiaramente informato Starlink di non volersi coordinare” e non ha condiviso i dati necessari, riporta il testo.
A margine della presentazione della Giornata nazionale del Made in Italy, il ministro del Mimit, Adolfo Urso, ha detto: “Il ministero si fa subito partecipe di un tavolo di confronto e di coordinamento tra Tim e Starlink per trovare una soluzione che possa consentire la convivenza al meglio delle due tecnologie, come prescrive peraltro la legge“. “Noi dobbiamo, come ministero, garantire le parti e quindi Tim, i dati e le informazioni che possiede, e nel contempo consentire ad attori come Starlink e altri di utilizzare questa nuova tecnologia a beneficio di tutti. Sarà il ministero parte protagonista nella mediazione e nel confronto tra gli attori e nell’individuazione di una soluzione migliore che e possa garantire l’interesse nazionale“, ha aggiunto. “Saremo noi a farci attori in questo tavolo di confronto nell’assunzione che peraltro abbiamo già da qualche settimana attribuito un lavoro preparatorio fatto dalla fondazione Bordoni e House al ministero“, ha spiegato Urso.
Tim ha ribadito di “aver già fornito i riscontri dovuti a Starlink e, a fronte delle ulteriori richieste di dati anche sensibili e rilevanti per la sicurezza delle comunicazioni, conferma la sua disponibilità a dialogare con Starlink tramite la mediazione prevista del Mimit“.
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