Se sei un appassionato di tecnologia, avrai sicuramente sentito parlare di sideload, una pratica che consente di installare app su dispositivi mobili senza passare attraverso gli store ufficiali. Ma è davvero una buona idea affidarsi a questa procedura? Per capire i rischi e i vantaggi del sideload, continua a leggere questo articolo.
Ti sei mai chiesto cosa significa ‘sideload’ e perché dovresti preoccupartene?
Il sideload è una procedura che consente di installare app su un dispositivo senza passare dallo store ufficiale. Ma attenzione, perché questo può comportare alcuni rischi per la sicurezza del tuo smartphone o tablet. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il nostro suggerimento è di stare attento poiché potrebbe rappresentare un modo pericoloso per scaricare applicazioni. Immagina la parte superiore del tuo smartphone che visualizza un’avviso relativo a una fonte non riconosciuta, con un triangolo che contiene un punto esclamativo. Ti viene chiesto se desideri autorizzare l’installazione da questa fonte con un’opzione “No” sottostante. Sappiamo tutti quanto sia rischioso cliccare su collegamenti sospetti nelle e-mail o inserire dati personali su siti poco affidabili. Tuttavia, esiste un rischio di sicurezza più sottile della quale potresti non essere a conoscenza.
Non si tratta di una nuova manovra di skateboard, ma di una pratica abbastanza comune che potrebbe mettere a rischio la sicurezza del tuo dispositivo. Di che cosa stiamo parlando? In poche parole, il sideload è il processo di trasferimento di file tra due dispositivi invece di caricarli o scaricarli dalla rete, come potrebbe essere il caso del trasferimento di un file MP3 dal tuo laptop allo smartphone.
Bisogna essere attenti ai rischi nascosti e non coperti da nessun tipo di garanzia
Quando si discute di applicazioni ottenute attraverso il sideload, la questione si complica.
Nei dispositivi mobili, “sideload” indica l’installazione di applicazioni provenienti da fonti che non sono gli store ufficiali. Qui è dove si celano le possibili insidie.
Gli Appstore offrono applicazioni con garanzia di sicurezza, ma quelle ottenute con sideload da canali differenti possono trasformarsi in una sorta di Far West: privi di regole e potenzialmente dannosi. Il motivo? Potrebbero avere al loro interno malware occulti progettati per danneggiare il tuo dispositivo e accedere ai tuoi dati personali.
I telefoni di Samsung propongono una protezione già attiva
Non c’è bisogno di preoccuparsi se possedete un cellulare di Samsung. I cellulari Samsung con Knox, come il Galaxy A51, sono già dotati di misure difensive contro le app Android nocive ottenute tramite sideload.
I dispositivi Samsung, fin dal primo utilizzo, impediscono l’installazione di app ottenute con sideload. Per evitare questa misura protettiva, è necessario attivare un accesso specifico alle app nelle impostazioni del tuo apparecchio.
Se il tuo Android è di una versione precedente (7 o inferiori), assicurati di spuntare l’opzione “Fonti ignote” nel menù delle impostazioni (Impostazioni > Schermo di blocco e sicurezza). In questo modo, potrai fare sideload delle app.
Detto questo, è raro che ci sia bisogno di fare sideload di app, quindi la scelta più sicura è sempre quella di affidarsi alle app di negozi approvati per garantire la massima sicurezza con ogni download.
Entro la prima metà del 2024 il sideloading arriverà anche sui dispositivi Apple
Ciò che sembrava impossibile sta per diventare realtà. Entro la prima metà del 2024, i dispositivi Apple supporteranno anche il sideloading. Cosa significa questo per gli utenti Apple? Vediamo insieme quali saranno le conseguenze e le opportunità che si apriranno con questa nuova implementazione. Sbarazzatevi della frustrazione di non poter utilizzare determinate applicazioni e preparatevi ad un mondo di possibilità sempre maggiori con il vostro iPhone o iPad.
A partire dal prossimo anno infatti, i proprietari europei di iPhone avranno la possibilità di scaricare e implementare app non solo dal negozio ufficiale di App Store, ma anche da altre fonti su iPhone e iPad. Questo è reso possibile grazie all’adesione di Apple al Digital Markets Act (DMA), un insieme di regolamentazioni antitrust indirizzate alle giganti della tecnologia. Di conseguenza, entro marzo 2024, Apple dovrà offrire la possibilità di “sideloading” delle applicazioni su entrambe le piattaforme, iOS e iPadOS.
Negli scorsi mesi, ci fu la previsione che questa funzionalità avrebbe fatto parte delle versioni dei sistemi operativi lanciate lo scorso settembre. Nonostante ciò, nelle ultime versioni pubblicate, iOS e iPadOS 17.1.1, non è ancora presente questa caratteristica. Rapporti precedenti rivelavano che Apple era in fase di preparazione per implementare il sideloading nei suoi sistemi operativi e si supponeva che qualche segnale fosse apparso con l’ultimo beta di iOS 17.2, reso disponibile recentemente.
Perchè Apple è sempre stata contraria?
Apple è storicamente contraria all’installazione di applicazioni da fonti esterne su iPhone e iPad. Il recente aggiornamento del firmware include un nuovo framework noto come “Managed App Distribution”, che permette alle applicazioni di terze parti di installare altre applicazioni. Questa funzione potrebbe però servire agli sviluppatori per la progettazione dei loro app store.
Infatti, Apple ha affermato che l’obiettivo principale di questo framework è di facilitare la distribuzione delle app da parte delle organizzazioni ai propri dipendenti. Mark Gurman di Bloomberg ha riportato che Apple introdurrà un “sistema fortemente regolato” per permettere agli utenti nell’Unione Europea di scaricare app da store di terze parti. Cambiamenti futuri riguarderanno anche l’app Messaggi e le applicazioni a pagamento, le quali sono soggette alle leggi antitrust europee.
Nonostante sia necessario adeguarsi, Apple è sempre stata contraria al sideloading sugli iPhone, sostenendo che questa pratica minerebbe le misure di sicurezza e privacy a cui gli utenti di iPhone fanno affidamento, esponendoli a malware, tracciamento dei dati e ad una serie di altri problemi.
Tuttavia, il non conformarsi alle regolazioni potrebbe portare a multe che raggiungono il 10% del loro fatturato globale, un ammontare che potrebbe addirittura aumentare fino al 20% in caso di ripetizioni. Secondo un report di Mark Gurman dello scorso anno, Apple sta comunque considerando la possibilità di consentire l’installazione di applicazioni di terze parti su iPhone e iPad solo dopo aver soddisfatto una serie di requisiti di sicurezza. Questo sistema potrebbe essere simile al “Gatekeeper” di macOS che aumenta la sicurezza degli utenti quando scaricano applicazioni al di fuori del Mac App Store.