Siri, Apple vuole cambiare il modo in cui gli utenti possono “evocarla”. Ecco come

Chi ha un iPhone o un qualsiasi altro dispositivo smart creato da Apple nel corso degli ultimi anni conosce bene la formula con la quale è possibile interpellare Siri, l’assistente vocale del colosso di Cupertino. Basta dire “Ehi Siri!” per avere accesso a un’ampia gamma di funzioni, come le ricerche vocali su Google e la gestione della smart home o di varie applicazioni (da Spotify alle previsioni del tempo). Questo sistema di attivazione, del tutto simile a quello dell’Assistente presenti sui dispositivi Android (“Ehi Google!”), potrebbe presto subire una piccola modifica.

Mark Gurman, giornalista di Bloomberg specializzato in tecnologia, ha dichiarato che Apple renderà possibile evocare l’assistente virtuale dicendo solo “Siri”. Il cambiamento dovrebbe essere annunciato nel corso della WorldWide Developers Conference (WWDC), la conferenza annuale rivolta agli sviluppatori nel corso della quale vengono svelate le novità in arrivo nel mondo della mela morsicata. Quest’anno si svolgerà da lunedì 5 giugno a venerdì 9 giugno presso l’Apple Park. Come sempre, l’evento potrà essere seguito in streaming sui profili social di Apple.

Cos’altro aspettarsi dalla WWDC di Apple?

Oltre a Siri, nel corso della WWDC 2023 saranno di sicuro affrontati tanti altri argomenti caldi. Secondo le ultime voci di corridoio, Apple dovrebbe presentare il suo primo visore a realtà mista, il cui nome dovrebbe essere Apple: Reality Pro. Per il device si prevede una collocazione nella fascia altissima e un prezzo superiore ai 3000 dollari. Un costo di certo elevato, ma che dovrebbe essere giustificato dalle caratteristiche innovative del visore, capace di differenziarlo dagli altri prodotti simili presenti sul mercato. Reality Pro dovrebbe poter contare su due pannelli MicroLED 4K dalal diagonale di 1,41 pollici e su una luminosità massima superiore ai 500 nit, che consentirebbe la riproduzione in HDR.

Il logo di Apple
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Attese novità anche per quanto riguarda i sistemi operativi iOS, iPadOS e watchOS. Dovrebbe essere presentato per la prima volta anche xrOS, il sistema operativo alla base del nuovo visore. Questa piattaforme software sarebbe in grado di supportare molte funzionalità diverse, come le chiamate su FaceTime, l’esecuzione di specifici videogiochi e la possibilità di creare mondi e stanze virtuali. Insomma, le potenzialità del sistema operativo dovrebbero essere più che sufficienti a godere appieno di Reality Pro e a immergersi in un metaverso sempre più dettagliato e tangibile.

Sul fronte hardware “tradizionale”, dovrebbe fare capolino anche un nuovo MacBook Air con uno schermo da 15,5 pollici, pensato per rilanciare il mercato dei notebook dopo la crisi degli ultimi anni. Il computer, infatti, dovrebbe essere un po’ più economico dei suoi “fratelli”, ma comunque dotato di un processore all’avanguardia e di un display di alto livello.

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