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Super Smash Bros. può sopravvivere al suo creatore? Le perplessità di Sakurai

A differenza di quanto avviene nel cinema, nei videogiochi il concetto di autorialità ha una rilevanza minore. Anche se all’interno dei vari team di sviluppo esiste una precisa suddivisione dei ruoli, capita di rado che i videogiocatori sappiano citare con precisione il nome del creative director di un titolo che hanno amato. È più comune sentir menzionare i nomi delle software house rispetto a quelli dei singoli dipendenti, anche se nel corso degli anni le eccezioni non sono mancate. La più clamorosa è probabilmente quella legata a Hideo Kojima, game designer fortemente portato al dare un’impronta autoriale ai propri videogiochi, spesso ricchi di virtuosismi cinematografici e altri vezzi creativi.

Il caso di Masahiro Sakurai

Oltre a lui, altri protagonisti del mondo videoludico che hanno saputo fare breccia nel cuore degli appassionati sono Yoko Taro, Cory Barlog, Shigeru Miyamoto, David Cage, Peter Molyneux ed Eiji Aonuma. Affianco a questi nomi illustri si può mettere anche quello di Masahiro Sakurai, conosciuto soprattutto per aver creato la serie Super Smash Bros. Il suo è un caso un po’ speciale, perché la dedizione che ha dimostrato nel corso degli anni all’atipico picchiaduro di Nintendo l’ha reso una figura insostituibile agli occhi di moltissimi fan. In generale, c’è la convinzione che un capitolo di Super Smash Bros. creato senza il coinvolgimento di Sakurai non sarebbe la stessa cosa. L’aspetto più particolare della vicenda è che lo stesso game designer ha fatto delle considerazioni simili di recente.

Il futuro di Super Smash Bros.

In un recente video pubblicato su YouTube, incentrato in buona parte sullo sviluppo di Super Smash Bros. Brawl per Nintendo Wii, Sakurai si è chiesto quale potrebbe essere il futuro della serie dopo Ultimate, l’ultimo capitolo uscito su Nintendo Switch nel 2018.

Foto | YouTube @Masahiro Sakurai on Creating Games – Cryptohack.it

Una possibilità sarebbe quella di separare la serie dal suo creatore, però al momento non riesco a immaginare un gioco di Super Smash Bros. sviluppato senza di me. Lo dico con obiettività: per ora non vedo nessuno che possa prendere in mano le redini del franchise al posto mio”. Sakurai ha poi ribadito l’importanza di Super Smash Bros. per la grande N e ha dichiarato che non si può certo escludere l’uscita di un nuovo capitolo in futuro, ma potrebbe essere necessario un po’ di tempo per capire come strutturarlo. “Per quanto mi riguarda, vorrei continuare a collaborare con Nintendo in ogni modo possibile”, ha aggiunto.

Il prossimo passo di Sakurai

Anche se Sakurai non ha fatto alcuna dichiarazione esplicita, leggendo tra le righe si intuisce che potrebbe essere disposto a lavorare in prima persona ad almeno un altro capitolo di Super Smash Bros., magari approfittando dell’occasione per individuare e formare un suo possibile successore. Oppure, potrebbe fare da consulente per la serie e nel frattempo dedicarsi ha qualche altro progetto. In passato ha lavorato al revival di Kid Icarus su 3DS e i fan di Pit non direbbero certo di no a una nuova avventura su Switch (o sulla prossima console di Nintendo). Un’ultima ipotesi, forse la meno probabile, riguarda la creazione di una nuova IP. Oltre a Super Smash Bros., Sakurai ha creato anche Kirby, quindi la creatività non gli manca di certo. L’ultimo gioco non legato a un franchise famoso al quale ha lavorato è Meteos e risale all’ormai lontano 2005. Chissà, forse i tempi potrebbero essere maturi per assistere alla nascita di un progetto del tutto nuovo firmato da Sakurai.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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