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Threads ha perso oltre metà dei suoi utenti. Meta corre ai ripari

Sono trascorse solo poche settimane dal lancio di Threads e l’entusiasmo iniziale sembra già essersi spento. L’app con la quale Meta ha lanciato il guanto di sfida a Twitter non sembra esercitare chissà quale appeal sugli utenti e ha già perso più di metà della userbase ottenuta nei primi giorni. Una situazione che potrebbe sembrare grave per un social nuovo di zecca, ma che non sembra destare particolari preoccupazioni in Mark Zuckerberg. Durante una riunione interna, il Ceo di Meta ha definito “normale” il calo dopo l’euforia legata al lancio e ha dichiarato di aspettarsi un miglioramento nelle prossime settimane, quando Threads sarà arricchita con nuove funzioni.

Come cambierà Threads?

Zuckerberg ha menzionato il possibile lancio di una versione desktop di Threads, oltre all’introduzione di una feature che consenta agli utenti di effettuare ricerche all’interno dell’app (al momento assente). Inoltre, Chris Cox, Chief Product Officier di Meta, ha sottolineato che la compagnia ha in serbo altre strategie per indurre gli utenti a tornare sulla piattaforma.

Foto | EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH – Cryptohack

Per esempio, i Threads più rilevanti potrebbero fare la loro comparsa su Instagram, così da incuriosire chi usa quel social e indurlo a dare una possibilità alla nuova applicazione.

Lo stato di salute di Meta

Nonostante il rapido calo di popolarità di Threads, Meta gode di uno stato di salute migliore di quel che si potrebbe pensare. Solo ieri, giovedì 27 luglio, ha sorpreso gli investitori con delle previsioni rosee per quanto riguarda la crescita dei ricavi nei prossimi mesi. Si tratta di un importante segnale di ripresa per un’azienda che dopo il cambio di nome ha fatto degli enormi investimenti nel metaverso che non hanno (ancora) dato i loro frutti e perso parecchio del suo appeal agli occhi degli inserzionisti. Nel corso dell’ultimo meeting, Zuckerberg ha rassicurato i dipendenti, dicendo che la scelta di puntare sulla realtà virtuale non è stata prematura, bensì al passo con i tempi. Inoltre, gli investimenti effettuati nel settore dovrebbero consentire a Meta di rivaleggiare con colossi del calibro di Apple, Google e Microsoft, con molti più anni di esperienza sulle spalle nella creazione di sistemi operativi. “Saremo pronti per quando avrà inizio l’adozione di massa delle tecnologie legate al metaverso”, ha affermato Zuckerberg, aggiungendo che il boom dovrebbe verificarsi dal 2030 in poi.

La sfida tra Threads e Twitter sostituisce quella tra Musk e Zuckerberg

Zuckerberg e Cox hanno dato risalto anche al lancio di Llama 2, il modello di intelligenza artificiale di Meta che è stato messo a disposizione gratuitamente per ogni sviluppatore i cui servizi abbiano meno di 700 milioni di utenti. Nella settimana in cui è stata lanciata, l’Ia ha ricevuto più di 150mila richieste di download. Non è mancata una piccola parentesi dedicata al vociferato match nella gabbia tra Elon Musk e Mark Zuckerberg. Il Ceo di Meta ha dichiarato di avere dei dubbi sul fatto che l’incontro si disputerà davvero. In attesa di venire alle mani, i due miliardari continueranno a sfidarsi a distanza con le loro app, anche se al momento nessuno dei due sta riuscendo granché bene a farsi amare dagli utenti. Se Zuckerberg ha a che fare con dei numeri in calo, Musk ha fatto infuriare buona parte della userbase di Twitter cambiando lo storico logo del social media.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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