Contro le truffe online è necessario un costante aggiornamento sulle tecnologie di sicurezza e un aumento della consapevolezza tra gli utenti
Tra phishing, vishing e smishing, il panorama delle truffe online si fa sempre più complesso, richiedendo una crescente attenzione da parte di utenti, aziende e istituzioni. Il 2025 rappresenta un banco di prova cruciale per garantire un ambiente digitale più sicuro e trasparente.
Una crescita allarmante delle frodi digitali
Secondo un sondaggio condotto da GBG, il 79% degli esperti ha registrato un aumento delle frodi digitali rispetto al 2024. Tra i principali bersagli figurano sia i consumatori che le imprese. Le piattaforme di vendita online, come il Facebook Marketplace, continuano a essere un terreno fertile per truffatori che fingono di essere venditori affidabili, sparendo con il denaro delle vittime dopo aver richiesto pagamenti anticipati.
Allo stesso modo, i falsi investimenti legati alle criptovalute mietono sempre più vittime, attirate dalla promessa di guadagni rapidi e sicuri.
Le nuove frontiere del crimine digitale
- Vishing e clonazione della voce. Il vishing rappresenta una variante evoluta del phishing, sfruttando la voce come mezzo principale. I truffatori si presentano come operatori bancari o forze dell’ordine, spesso utilizzando software che alterano la provenienza delle chiamate. Grazie all’intelligenza artificiale, vengono clonati voci o volti, convincendo le vittime a fornire informazioni sensibili o a effettuare bonifici su conti “sicuri”.
- Smishing e spoofing. Lo smishing utilizza SMS o messaggi su WhatsApp per ingannare gli utenti. Una tecnica analoga, lo spoofing, si basa sull’assunzione di identità note alle vittime, con messaggi apparentemente credibili ma con richieste fraudolente. Entrambe queste tecniche dimostrano quanto sia cruciale verificare sempre il mittente e diffidare di richieste insolite.
- Bonifici istantanei: un rischio crescente. Le autorità hanno sollevato preoccupazioni sui bonifici istantanei, che rendono difficile annullare le operazioni una volta completate. Secondo Lisa Di Berardino, vicequestore e responsabile della sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Milano, la diffusione di questa modalità potrebbe complicare ulteriormente la lotta contro le frodi online.
Come proteggersi
Le misure di protezione verso queste minacce devono essere sempre più accurate, ecco come proteggersi da alcune truffe online:
- verificare l’autenticità delle comunicazioni: le banche non richiedono mai dati personali o codici OTP telefonicamente. In caso di dubbi, è fondamentale contattare direttamente l’istituto tramite i numeri ufficiali.
- Evitare link sconosciuti: non cliccare mai su link ricevuti via email o SMS senza aver verificato la loro affidabilità.
- Prediligere bonifici ordinari: questi offrono un margine di manovra per revocare eventuali operazioni fraudolente.
- Diversificare le password: cambiarle frequentemente e utilizzarne di diverse per ogni account può limitare i danni in caso di violazione.
- Diffidare delle offerte troppo allettanti: sia nel caso di investimenti, sia per acquisti online, le proposte “troppo belle per essere vere” sono spesso tentativi di truffa.
La lotta alle truffe digitali richiede un impegno congiunto tra consumatori, autorità e aziende. Da un lato, è necessario un costante aggiornamento sulle tecnologie di sicurezza e un aumento della consapevolezza tra gli utenti. Dall’altro, le istituzioni devono intensificare le azioni di controllo e repressione, incentivando al contempo le piattaforme digitali a migliorare i sistemi di prevenzione delle frodi.