Elon Musk fa ancora parlare di sé, anche stavolta a causa delle decisioni, più o meno condivise, che coinvolgono la piattaforma di cui è il proprietario. L’imprenditore avrebbe assecondato le richieste di Recep Tayyip Erdoğan, di limitare l’attività degli utenti, in riferimento a contenuti che possono favorire una certa influenza politica, proprio a ridosso delle elezioni in Turchia. Il 28 maggio si andrà, infatti, al ballottaggio, che determinerà il nuovo presidente turco. Non è la prima volta in cui la Turchia blocca o limita la diffusione di certe notizie su Twitter, e questa volta Erdogan avrebbe ordinato a Elon Musk di “censurare l’attività dei suoi oppositori“, secondo quanto riportato da Matthew Yglesias , “Musk avrebbe acconsentito senza battere ciglio“, ha affermato il giornalista di Bloomberg.
Erdogan sarebbe già noto per la sua attività manipolativa sui media turchi e per le strategie adottate per avere la meglio sull’avversario Kemal Kilicdaroglu alle elezioni. Anche durante altre occasioni che avevano coinvolto in precedenza il Paese, il presidente aveva censurato Twitter. Per controllare, ad esempio, i commenti negativi sulla gestione dell’emergenza legata al terremoto di febbario 2023, che ha causato 45.000 vittime, e anche alla vigilia del voto nel 2014, per zittire le accuse di corruzione.
La decisione di Elon Musk potrebbe essere stata condizionata anche dal rapporto tra lui ed Erdogan. I due hanno infatti fatto diversi accordi commerciali, tra cui quello che vede coinvolta SpaceX.
I tweet che esprimono prevalentemente commenti politici sono stati bloccati solamente in Turchia, mentre sono rimasti visibili nel resto del mondo. È stato Matthew Yglesias a riportare la notizia con un tweet, al quale avrebbe risposto allo stesso modo Elon Musk: “Hai perso la testa, Yglesias? La scelta era tra oscurare Twitter completamente o limitare l’accesso ad alcuni tweet. Tu che avresti fatto?“. In poche parole Recep Tayyip Erdogan ha messo Musk di fronte a una scelta: bloccare completamente la piattaforma o solo alcuni utenti.
“In risposta al processo legale e per garantire che Twitter rimanga disponibile per il popolo turco, oggi abbiamo intrapreso azioni per limitare l’accesso ad alcuni contenuti in Turchia“, ha spiegato l’unità Global Government Affairs di Twitter.
Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, è intervenuto sulla questione, dichiarando: “Ciò che Wikipedia ha fatto: ci siamo battuti per i nostri principi e ci siamo battuti davanti alla Corte Suprema della Turchia e abbiamo vinto. Questo è ciò che significa trattare la libertà di espressione come un principio piuttosto che uno slogan”, riferendosi al periodo in cui la pagina era stata censurata dalla Turchia, per un articolo che parlava di gruppi terroristici.
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