Un nuovo passo verso la privacy: Google rende più facile rimuovere le immagini

A chi non è capitato, almeno una volta nella vita, di scrivere il proprio nome e cognome sulla barra di ricerca di Google e osservare a quali risultati questo portasse?

Così abbiamo scoperto i vecchi profili social di cui ci eravamo scordati la password e che non abbiamo mai chiuso, ci siamo ricordati di avere un profilo Linkedin da aggiornare, o abbiamo potuto rilevare quanti sosia o omonimi abbiamo nel mondo.

La privacy e l’oblio online

Tuttavia, a parte il lato divertente che stuzzica l’ego dei più o meno modesti, a volte ci ritroviamo davanti a foto che ci ritraggono che non siamo stati noi a caricare, e questo può risultare spiacevole, perché ci fa capire quanto poco controllo esercitiamo sulla grande navigazione dei contenuti nel World Wide Web.

La privacy e l’oblio online sono tra le tematiche più delicate e chiacchierate degli ultimi anni da parte di milioni e milioni di utenti, e per loro oggi arriva una notizia di sollievo dalla Silicon Valley: Google ha da poco reso molto più facile la rimozione delle proprie foto da Internet.

Il passo avanti di Google

Quello che il colosso di Mountain Views sta lanciando è a tutti gli effetti un nuovo strumento a tutela della privacy, che consentirà agli utenti non solo di poter rimuovere le proprie immagini personali, ma anche altri dati diffusi online circa la propria persona, infine di bloccare le immagini esplicite dai risultati di ricerca.

In questo modo, chiunque potrà ripulire il web da foto che lo o la ritraggono, scattate o diffuse con o senza consenso, andando così a poter esercitare un più ampio diritto all’oblio online.

Come si può richiedere la “pulizia” dei propri dati nel web

Le nuove funzioni fanno parte di un più ampio aggiornamento delle politiche di Google sulla privacy, annunciato a febbraio 2023 e attivato a partire da questo mese. Per accedervi e utilizzare le nuove funzioni basterà compilare e inviare i moduli di rimozione direttamente tramite le pagine di supporto del browser. Una volta effettuato questo passaggio, si riceverà una mail di presa in carico della pratica e poi una notifica relativa al risultato della sua valutazione. Se quella notifica sarà positiva, il materiale in oggetto verrà rimosso.

Rispetto al passato, le procedure di richiesta sono state notevolmente semplificate e il servizio sarà in grado di “ripulire” i dati indesiderati da tutti i siti web, anche da quelli in cui essi sono stati inseriti volontariamente dall’utente.

L’unica eccezione rimane per quelle immagini caricate online a fini commerciali, che non potranno essere rimosse se al momento della richiesta sono ancora soggette a monetizzazione o messe in vendita.

A breve una nuova interfaccia per la funzione

Non solo, Google potrà aiutare gli utenti nella ricerca stessa dei dati indesiderati al giro per il web, dato che a breve introdurrà un’interfaccia dedicata. Attraverso questa, potremo rintracciare tutti i siti web che mostrano le proprie informazioni di contatto e, una volta individuati gli indirizzi, inviare la richiesta di rimozione dei contenuti dai siti rintracciati direttamente dai risultati di ricerca emersi.

Una volta che avremo operato la prima “rimozione” tramite Google, questa si occuperà anche di notificare l’interessato o l’interessata ogni volta che le informazioni appena tolte dovessero essere nuovamente diffuse dai siti che le mostravano, o persino da altri siti.

Lente di ingrandimento davanti alla pagina web di Google
Foto Pixabay | @422737- Cryptohack.it
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