Worldcoin, il progetto di criptovaluta che distingue gli umani dai bot

Dopo diversi anni di sviluppo è stato lanciato Worldcoin, l’ambizioso progetto di criptovaluta e identità digitale guidato da Sam Altman, CEO di OpenAI insieme ad Alex Bania.

Il progetto è estremamente giovane, ma è in fase di sviluppo già dal 2019 e nel tempo ha raccolto 250 milioni di dollari dai suoi investitori.

L’obiettivo di Worldcoin è di verificare l’identità degli utenti attraverso la scansione dei loro occhi, così da risolvere potenzialmente uno dei problemi più urgenti dettati dai continui progressi dell’IA, che stanno rendendo sempre più difficile la capacità di distinguere se qualcosa è stato creato dall’estro umano o da un algoritmo.

Gli utenti potranno gestire le proprie finanze direttamente dallo smartphone tramite l’app da scaricare, disponibile sia su Play Store per Android che su App Store per i dispositivi Apple.

Il progetto Worldcoin di Altman, il papà di OpenAI

Così il 24 luglio, Worldcoin (WLD) ha lanciato il token che sarà utilizzato all’interno dell’ecosistema del progetto, il quale ha suscitato continue divergenze di opinioni sia all’interno dello spazio cripto che nella Silicon Valley.

Binance Listing
Foto | Twitter https://twitter.com/binance – Cryptohack.it

Infatti sembra che alcuni ne lodano l’ambizione, mentre altri lo definiscono inquietante distopico, ma nonostante ciò il progetto continua a perseguire il suo obiettivo di risolvere la disuguaglianza di reddito e l’autenticazione dell’identità online.

Il progetto Worldcoin è stato lanciato il 14 marzo, insieme alla lista d’attesa per il software development kit (SDK). Secondo il team, il World ID funzionerà come un passaporto digitale globale che gli utenti potranno memorizzare nei loro telefoni, inoltre fornirà anche la prova che non si è un robot, senza la necessità di fornire informazioni identificative come i numeri di telefono.

L’8 maggio è stato rilasciato il crypto wallet gas-free per gli esseri umani verificati, permettendo così agli utenti di approfittare dei trasferimenti gas-free registrandosi per un World ID, dove sarebbe stato chiesto loro di fornire un numero di telefono o una scansione dell’iride.

Secondo gli sviluppatori il progetto non memorizza i dati forniti dagli utenti, ma genera una prova zero-knowledge per verificare che l’utente sia un essere umano, senza rivelare i dati utilizzati per generare questa prova.

In vista del lancio, il crypto exchange Binance ha annunciato che listerà il token sulla propria piattaforma; anche Bitget ha confermato il listing di WLD all’interno della sua Innovation Zone and Web3 Zone e nel frattempo l’azienda di sicurezza blockchain PeckShield ha scoperto di un falso token Worldcoin e ha già effettuato una rug pull.

Sebbene molti abbiano espresso il loro sostegno al progetto, diversi membri della community si sono opposti all’idea, come Jack Dorsey, ex CEO di Twitter e sostenitore di Bitcoin, il quale ha twittato che “in nessun modo una società o uno Stato dovrebbero possedere una parte del sistema finanziario globale”.

Dal 14 luglio il progetto ha registrato oltre 2 milioni di adesioni a World ID e, durante il lancio del token, Altman ha twittato la sua speranza nel portare questo numero a 2 miliardi.

Il 25 maggio il progetto ha ottenuto 115 milioni di dollari per sostenere il suo sistema di identificazione decentralizzato e il suo crypto wallet chiamato World App.

Il team ha sfruttato l’ascesa della tecnologia IA per proporre una “soluzione decentralizzata e rispettosa della privacy in grado di garantire l’umanità online e consentire alle persone di assumere il controllo della propria identità.

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