Youtube annuncia il suo nuovo Music AI per avvicinare il mondo della musica all’Intelligenza Artificiale

Anche YouTube ha un suo piano per l’intelligenza artificiale. Parola di Neal Mohan, nuovo amministratore delegato dell’azienda, dopo le dimissioni di Susan Wojcicki lo scorso febbraio. Infatti, Mohan in un recentissimo post sul blog ufficiale YouTube ha annunciato l’avvio di un nuovo progetto finalizzato all’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa alla musica.

A detta del CEO, l’azienda si impegnerà sostanzialmente a collaborare con gli altri grandi protagonisti dell’industria musicale “per sviluppare un framework sull’AI che ci aiuti a lavorare verso il nostro obiettivo comune”. Vale a dire l’espansione del settore stesso.

Infatti, il gruppo progettuale “aiuterà a raccogliere informazioni sugli esperimenti e sulle ricerche di intelligenza artificiale generativa che sono in fase di sviluppo su YouTube”, ha specificato Mohan, aggiungendo che la piattaforma di video sharing, in questo progetto, punta a coinvolgere sempre più partner.

Il progetto Music AI

Dopo il caso virale di ChatGPT e la diffusione di modelli di intelligenza artificiale sempre più alla portata di tutti, le Big Tech hanno capito la necessità di investire in questa direzione. E YouTube non è da meno. Il CEO Mohan ha ribadito l’importanza del progetto di Music AI nella partnership tra l’azienda e gli esponenti dell’industria musicale in un’ottica di valorizzazione del settore stesso.

“L’incubatore contribuirà a informare l’approccio di YouTube mentre lavoriamo con alcuni degli artisti, cantautori e produttori musicali più innovativi di tutto il settore” – continua l’amministratore delegato della piattaforma – “La nostra profonda partnership con l’industria musicale ci ha permesso di innovare ed evolvere insieme, creando prodotti, funzionalità ed esperienze, dai nostri servizi di abbonamento YouTube Music e Premium, alle funzionalità di live streaming globali, che stimolano l’originalità e avvicinano ancora di più le community di fan”. Ecco qui le basi del sistema Music AI secondo il progetto di YouTube:

  1. Istituzione di Music AI Incubator, ovvero un think tank che esplorerà le possibilità della intelligenza artificiale generativa applicata al mondo della musica, declinandole in maniera responsabile.
  2. Aggiornamento del sistema di Content ID per riconoscere i crediti agli artisti originali se i loro contenuti o la loro voce venissero usati da altri. Infatti, specifica Mohan, “l’intelligenza artificiale sta introducendo una nuova era di espressione creativa, ma deve includere le protezioni adeguate e sbloccare opportunità per i partner che vogliono partecipare”.
  3. Nuova e completa politica per arginare i problemi legati allo spam e alla disinformazione, al fine di proteggere tutta la community YouTube, dai semplici consumatori di contenuti agli artisti.
You Tube e Music AI
You Tube e Music AI | pixaby

Dunque, obiettivo primario dei Music AI è di di creare un quadro normativo per l’uso dell’AI nella musica, che rispetti i diritti di autoricompositoriproduttori e case discografiche, e che promuova una nuova era di espressione creativa.

Tra i partner e i nomi coinvolti figurano Universal Music Group e musicisti come Anitta, Björn Ulvaeus, d4vd, Don Was, Juanes, Louis Bell, Max Richter, Rodney Jerkins, Rosanne Cash, Ryan Tedder, Yo Gotti e gli eredi di Frank Sinatra.

Musica e intelligenza artificiale

Dunque, non solo YouTube abbraccia le possibilità dell’intelligenza artificiale generativa. Ma si promette anche di attuarne un utilizzo responsabile che consentirà al settore musicale di fiorire. Il tutto, nel pieno rispetto del lavoro degli artisti e con il benestare delle case discografiche. Infatti, per Mahon questa nuova tecnologia “inaugura una nuova era di espressione creativa, ma deve anche includere protezioni adeguate per i creatori”.

AI e Big Tech
Uso dell’AI su YouTube | pexels

Nello specifico, l’intelligenza artificiale permette agli artisti di generare testo, immagini, suoni e una serie di dati. Alcuni affermano che sarà centrale nel futuro dell’industria musicale, in particolar modo nella creazione delle tracce sonore, nelle scelte di data-driven per promuovere una serie di prodotti e nel matching tra proposte da parte delle piattaforme musicali e preferenze degli utenti.

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